Battiato: il cielo è dentro di noi, canto per Samantha
La musica di Franco Battiato accompagnerà le parole e le avventure di Samantha Cristoforetti. «Il cielo si vede anche a occhi chiusi: è un elemento fortemente legato alla spiritualità», dice Battiato. E racconta un aneddoto: «Qualche anno fa possedevo un telescopio. Ho finito per regalarlo perché il cielo visto dall’esterno non mi comunica molto».
Il cantautore siciliano offrirà la colonna sonora a un dialogo fra AstroSamantha, Beppe Severgnini e Lilli Gruber. Un appuntamento speciale (per la prima volta a settembre) della Milanesiana, la manifestazione culturale ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi.
Il cielo, più attraverso la tecnologia e la conquista dello spazio che con la spiritualità, è la casa di Samantha, l’astronauta che con la recente missione dell’Agenzia spaziale europea ha stabilito il record di permanenza nello spazio, 199 giorni, per una donna. «C’è però una profonda differenza fra passeggiare su un pianeta o nell’atmosfera e gli spazi interiori offerti invece dalla meditazione», sottolinea con ironia Battiato.
Il musicista, cui è stata affidata la chiusura della serata in cartellone il 7 settembre al Teatro
Astronauta La trentina Samantha Cristoforetti, 38 anni, è la prima donna italiana negli equipaggi
dell’Agenzia spaziale europea.
Ribattezzata AstroSamantha,
è l’astronauta europeo che ha trascorso nello spazio più giorni di fila (199, dal 23 novembre 2014 all’11 giugno
scorso) Strehler di Milano, proporrà tre brani dal suo repertorio. «La cura», classico immancabile, e per avvicinarsi al tema dell’incontro «Il vuoto» e «Stati di gioia». «La scelta della prima canzone è legata al pensiero e agli insegnamenti di Tulku Urgyen, uno dei colossi del buddismo tibetano. C’è una sua opera, Il risveglio, scritta poco prima di morire, che ha suscitato in me emozioni che ancora oggi attraversano il mio corpo come una scossa. Il lato straordinario del suo insegnamento sta nel fatto che lui sostiene che il cielo contiene la divinità».
Per la seconda canzone la pista da seguire è un’altra. «Qui c’è Ramana Maharshi, un maestro del secolo scorso: a chi gli chiedeva un aiuto per meditare mostrava un dito della sua mano. La mia ricerca va in quella direzione. Ho scalcagnato centinaia di libri leggendoli, rileggendoli e riempiendoli di sottolineature», dice Battiato, autore anche di Attraversando il Bardo, un libro più documentario che riflette sul tema della morte e della spiritualità nel pensiero occidentale e orientale.