Corriere della Sera

Scopa e telefonino: Gassmann si mette a ripulire una strada di Roma

- Emilia Costantini EmiliaCost­antin

«Un’ora e dieci di lavoro e il vicoletto quasi brilla». Alessandro Gassmann mantiene la promessa fatta a luglio. Con il provocator­io hashtag #romasonoio, aveva annunciato: «A settembre farò la mia parte. Bisogna darci tutti da fare, sono convinto che è ora di rimboccarc­i le maniche per ripulire Roma. Armiamoci di scopa e ripuliamo ognuno il proprio angoletto della città». Infatti ieri, appena rientrato dal Sudamerica, dove stava girando un film, ha brandito la sua ramazza e ha pulito la strada davanti casa sua. Un diluvio di Sui social Alessandro Gassmann In alto l’hashtag della campagna tweet, tra plausi e qualche polemica dei suoi fan. «Allora, guano escluso, le cicche sono state le nemiche n.1. Non si scollano dal sanpietrin­o», commenta. A chi gli fa notare che per le «cicche» occorre una scopa semidura, lui ribatte: «Esatto! Ma l’ho capito a vescica esplosa» e, tra le tante foto allegate, spunta quella della «vescica d’artista» sulla mano. Una faticaccia, la sua, proprio nel giorno del compleanno di suo padre Vittorio (scomparso dieci anni fa): «Non credo che al sindaco piaccia quello che faccio. Non credo ci faccia una bella figura. È una lezione di civiltà: non lo “devo” fare, lo “voglio” fare». Poi aggiunge: «Ora aspettiamo i nuovi 300 spazzini annunciati dal Comune». Non si fa attendere la risposta del presidente dell’Ama Fortini che, ringrazian­dolo per la sua iniziativa, assicura: «I 300 spazzini saranno presto tutti all’opera entro fine settembre». Ma Gassmann minaccia: «Ora che ho fatto il mio lavoretto, farò in modo che resti così: occhio che sono grosso!».

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