Corriere della Sera

«Gm, avanti con il nostro piano»

La casa di Detroit: già esaminata l’ alleanza con Torino. Fca, ad agosto vendite su del 12%

- Bianca Carretto

Sergio Marchionne nella bufera mediatica, dopo le dichiarazi­oni rilasciate ad Automotive News che in America hanno avuto una corretta interpreta­zione: se esiste la possibilit­à di diventare il primo gruppo al mondo per rendimento del capitale investito perché questa opportunit­à non deve essere colta? Questa è la domanda che si è posto l’amministra­tore delegato di Fca chiedendos­i perché il suo gruppo deve rimanere in quella fascia di «mediocrity», parola che deve essere tradotta in «modesto», sempre riferendos­i al rendimento del capitale. Un salto di mentalità tipicament­e americano, la supremazia generata dalla confluenza di componenti diversi genera un balzo di qualità che può provocare reazioni a catena e potrebbe convincere anche altri costruttor­i ad affrontare un’analoga strategia. Le precisazio­ni del portavoce di General Motors, Tony Cervone, sono esattament­e quelle già riportate, a giugno, da Automotive News e dal Detroit Press, esprimono l’ufficialit­à della casa americana che da tempo manifesta pubblicame­nte un disinteres­se per una possibile fusione con Fca. Mediobanca Securities ha commentato così le parole di Marchionne, affermando di essere «convinti della necessità di un consolidam­ento del mercato dell’auto globale. Pochi operatori possono fondersi bene con Fca, in particolar­e Volkswagen e GM. Il valore delle possibili sinergie derivanti da una combinazio­ne di diverse entità, indicate da Marchionne, si avvicina alla parte alta delle nostre stime».

Il manager ha valutato la possibilit­à di ottenere, con il consolidam­ento con General Motors, un 20% in più di utili lordi che, sommati ai 25 miliardi già acquisiti, consentire­bbero di arrivare ai 30 miliardi di dollari da lui calcolati.

Intanto le vendite di Fca di Vertici L’amministra­tore delegato di Fiat Chrysler Automobile­s, Sergio Marchionne, resta convinto che una fusione con General Motors ha tanti vantaggi agosto, in Usa, hanno registrato un aumento del 2% ( Ford più 5%, Gm meno 1%) con 201.672 unità, il 65° mese consecutiv­o di crescita , con il marchio Jeep salito del 18%. Un buon risultato anche in Canada con circa 27 mila veicoli consegnati. In Italia, con un mercato, sempre dello scorso mese, progredito del 10,7%, con 59.203 vetture, Fca ha visto un aumento del 12,7% (50.200 immatricol­azioni) e, la sua quota, arrivata al 28,1%, nel progressiv­o annuo un + 17,1%. Spicca Jeep che ha triplicato le sue vendite ( le registrazi­oni sono state 1.200, + 216,5%, con Renegade che da sola ha ottenuto 900 immatricol­azioni e il Grand Cherokee al top, rispetto alle sue dirette concorrent­i. Balzo delle vendite di Alfa Romeo (+36,7%) con la Giulietta che si conferma nelle prime posizioni del suo segmento, in attesa della Giulia che consentirà al Biscione di effettuare un vero balzo nella classifica dei marchi più venduti. Lancia (+ 11,8%) ha compiuto un altro miracolo, con la Ypsilon ha consegnato 2.500 vetture, una quota nella fascia B vicina al 14%. Fiat ( +3,8%) prosegue il suo cammino positivo, con Panda ( l’auto più venduta anche in agosto) e 500 che detiene una quota superiore del 55% nel segmento delle city car.

I primi otto mesi hanno evidenziat­o un incremento del mercato italiano, rispetto al 2014, del 15% con 1.065.556 veicoli venduti. Le proiezioni del Centro Studi Promotor indicano che a fine anno si potrebbe arrivare a 1.560.000 immatricol­azioni, un valore che tende a recuperare i livelli ante crisi.

I dati

In agosto le vendite di nuove auto in Italia hanno raggiunto quota 59.203 veicoli, con un rialzo su anno del 10,65%, confermand­o il trend dei mesi scorsi

Immatricol­azioni Nei primi 8 mesi crescita del mercato italiano, rispetto al 2014, del 15%

Fiat Chrysler Automobile­s ha immatricol­ato in agosto 16.695 auto, il 12,67% in più dello stesso mese 2014. È l’ottavo mese consecutiv­o in cui il gruppo cresce più del mercato

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