Risparmio, multa Consob da 60 mila euro alle Poste
La Consob ha multato Poste Italiane, l’ex amministratore delegato della società, Massimo Sarmi, e altri quattro dipendenti per aver violato le norme che regolano il settore dei risparmi e degli investimenti, in particolare i «conflitti di interesse e la correttezza della condotta» e la «materia della valutazione di adeguatezza degli investimenti». In particolare Poste Italiane dovrà pagare — per violazioni relative a investimenti tra il 2011 e il 23 maggio 2014 — una sanzione da 60mila euro e Sarmi da 20mila euro. Sanzioni più lievi, invece, per le altre quattro persone che si sono viste comminare sanzioni dai 14 mila ai 5 mila euro. Quanto alla motivazione delle sanzioni — secondo quanto si legge nella delibera della Commissione guidata da Giuseppe Vegas — la Consob rileva che Poste Italiane «in un contesto in cui il servizio di collocamento risultava focalizzato su prodotti emessi dalle società del gruppo Poste e dunque già caratterizzato da una situazione di potenziale conflitto di interessi, ha compiuto scelte strategiche, riflesse nei documenti riguardanti la pianificazione commerciale e i sistemi di incentivazione, tali da orientare, in assenza di adeguata valorizzazione degli effettivi bisogni della clientela, la propria attività di commercializzazione su specifici prodotti o categorie di prodotti (prevalentemente caratterizzati da elevate commissioni up-front)». La società è anche «venuta meno al dovere di dotarsi di procedure, relativamente alla profilatura della clientela, idonee ad assicurare il corretto svolgimento della verifica di adeguatezza connessa alla prestazione del servizio di consulenza». Poste Italiane, dal suo canto, sottolinea la marginalità delle inadempienze riscontrate (riguardanti la precedente gestione e per le quali sono stati adottati i correttivi) vista l’entità delle sanzioni.