Bérénice tra le star, feste esclusive per Dakota e Fiennes
Le danze si sono aperte già ieri, in uno dei luoghi deputati a ospitare la mondanità di questa edizione 2015 della Mostra, ovvero la Palazzina G, l’hotel firmato da Philip Starck che ha ospitato il party organizzato da Variety in onore del presidente della giuria di Venezia 72, Alfonso Cuarón.
Ancora Palazzina G domani per la festa per Spotlight di Thomas McCarthy con Mark Ruffalo e Stanley Tucci e poi, ancora, venerdì occhi puntati su Robert Pattinson e Bérénice Bejo, per i festeggiamenti legati a The Childhood of a Leader di Bardy Corbet. Appuntamenti tipici della mondanità legata alla Mostra: ospiti selezionati, location griffate, un po’ divine anche loro. Come l’Harry’s Bar, celebrato quest’anno anche con un documentario in programma alle Giornate degli autori che si illuminerà giovedì sera. O l’Hotel Bauer Palladio, sede del party di Vanity Fair. O Palazzo Grassi che si apre per il doc Venezia Pop di Antonello Sarno per i 120 anni della Biennale.
Ma anche location secretate, come per Danish Girl di Tom Hooper con Eddie Redmayne e per A Bigger Splash di Luca Guadagnino, con un cast che è più che un invito: Tilda Swinton, Ralph Fiennes, Dakota Johnson. Come sempre, è caccia alle star. Se alle feste non si entra, c’è sempre il red carpet per strappare prove fotografiche e per poter dire via social «io c’ero». Quest’anno, l’ha fatto notare il direttore Alberto Barbera, sarà anche il tappeto rosso a sottolineare il ricambio generazionale, tema di Venezia 2015. Il divo è Johnny Deep, una delle presenze fisse al Lido, ma molti e molte urleranno per l’ex coppia Robert Pattinson e Kristen Stewart ( Equals), in gara lo stesso giorno, il 5 settembre, o per Shia LaBeouf. Si comincia stasera, con Jake Gyllenhaal e i compagni di avventura di Everest.