Corriere della Sera

Eder, missione fedeltà «Non penso all’Inter è l’Italia il mio top club»

Colpo mancato del mercato, il sampdorian­o cerca gli Europei

- DAL NOSTRO INVIATO Alessandro Bocci

È arrivato in Italia nell’inverno del 2005 e nessuno, in quella sessione di mercato, aveva parlato di lui. Uno dei tanti che attraversa­no l’Oceano in cerca di fortuna. L’Empoli aveva preso Eder Citadin Martins dal Criciuma per 550 mila euro e lo aveva inserito nella squadra Primavera. Una speranza, niente più. Dieci anni e mezzo dopo, il ragazzino diventato uomo è stato il protagonis­ta mancato di un altro mercato, il possibile botto finale, più ancora di Hernanes alla Juventus.

Eder non è un profeta, ma Ferrero, il suo presidente, per lui ha rifiutato 10 milioni dall’Inter. Così il brasiliano è rimasto alla Samp con vista sull’azzurro del mare e della Nazionale tanto che, con un briciolo di enfasi, dai banchi di Coverciano azzarda: «È l’Italia il mio top club». Senza mancare di rispetto ai blucerchia­ti, sia chiaro. Ma l’Italia è la sua nuova missione e l’Europeo il traguardo da inseguire dopo una vita spesa in provincia, partendo da Empoli e passando per Frosinone, Brescia e Cesena.

Alla prima sosta Eder ci arriva con gli onori della cronaca. È il capocannon­iere del campionato, due doppiette in due giornate e la speranza di Antonio Conte in vista delle sfide contro Malta (domani a Firenze) e Bulgaria (domenica a Palermo) che potrebbero spalancarc­i le porte della qualificaz­ione all’Europeo in Francia. «Se vinciamo siamo quasi arrivati in paradiso», commenta il c.t. che non è tipo da accontenta­rsi e pensa sempre al primo posto nel girone.

Eder dal giorno in cui è sbarcato dal Criciuma di strada ne ha fatta parecchia. È diventato cittadino italiano grazie al nonno Battista Righetto e visto che Ferrero gli ha negato la possibilit­à di fare un salto di qualità all’Inter, punta le sue fiches sull’Europeo a Parigi. «Non parlo di ciò che è successo perché sono concentrat­o sulla Nazionale. Dico solo che lunedì è stato difficile. Ho passato due ore sul campo e le altre sempre al telefono». Con il procurator­e, con il presidente, con la sua famiglia. Il mercato è una difficoltà per gli allenatori. Il primo giorno di raduno, ultimo riservato alle trattative, lo è stato anche per Conte che si è raccomanda­to: «Azzerate i pensieri e concentrat­evi sui nostri obiettivi». Eder non vuole deluderlo, soprattutt­o Conteso Il presidente della Samp Ferrero ha rifiutato 10 milioni dall’Inter per Eder. L’oriundo brasiliano, diventato italiano grazie al nonno, ha già segnato 4 gol in due partite di campionato (Ansa)

(a.b.) Ora anche Antonio Conte è online. Il c.t. della Nazionale ha aperto un sito internet. Non più in trincea, solo contro tutti, ma in rete, anche per soddisfare le esigenze dei suoi fan, almeno 400 mila persone che seguivano profili fake, quindi non ufficiali e adesso invece sanno dove rivolgersi. www.antoniocon­teofficial.it il punto di ritrovo per gli ammiratori che sarebbero aumentati da quando Conte ha lasciato la Juve per la Nazionale. I primi a scrivergli però sono stati i tifosi bianconeri: «Antonio vinci l’Europeo e poi torna da noi». Conte il futuro non l’ha ancora deciso. Magari lo rivelerà sul suo sito. intende cogliere al volo l’occasione. In Nazionale ha segnato al debutto, contro la Bulgaria, una rete che ha evitato la sconfitta. Ora vuole gol per la vittoria.

L’attacco è un problema serio per la Nazionale che non vince da novembre (1-0 in amichevole con l’Albania) e da 4 partite. Il capocannon­iere è De Rossi (16 reti) che dovrebbe partire dalla panchina, i nove attaccanti del gruppo hanno segnato appena 9 volte. Per fortuna Eder è annunciato in forma spaziale: prima ha prima frantumato i sogni del Carpi e poi messo in crisi il Napoli di Higuain e Sarri. Cinque gol nelle ultime tre partite consideran­do anche quello inutile ai serbi del Vojvodina nel preliminar­e di Europa League. Eder è la stella del tridente azzurro

Concentrat­o «Ho passato un lunedì difficile, sempre al telefono. Ora penso solo alla Nazionale»

che conta sul gigante Pellè a centro area e su uno tra Candreva e Vazquez a destra (pare l’unico dubbio di Conte). Pirlo guiderà il centrocamp­o, Bertolacci avrà la possibilit­à di riscattare le opache prestazion­i milaniste, Verratti è chiamato al salto di qualità troppe volte rimandato. In difesa, davanti a Buffon, dovrebbero giocare Darmian, Bonucci, Chiellini e Pasqual. Ma la gente del Franchi (per adesso venduti meno di diecimila biglietti) guarderà soprattutt­o Eder, il brasiliano che gioca per l’Italia: piccolo, compatto, tosto. Il soldato perfetto di Antonio Conte.

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