Corriere della Sera

Più cinema e meno Internet: i giovani preferisco­no le sale

- S. Lan.

Apensarech­e i giovani sono gli adulti di domani, viene da essere ottimisti sulla salute futura del cinema in Italia. Perché i dati che la Fondazione Ente dello Spettacolo presenterà oggi alla Mostra di Venezia sui «Millennial­s», nati tra il 1982 e il ‘94, rovesciano l’immaginari­o collettivo sul rapporto tra giovani e grande schermo. A sorpresa i ragazzi di oggi credono nel cinema, al punto di preferirlo rispetto a scaricare i film da Internet o vederli in tv. Il 52,6% degli intervista­ti vede più di un film a settimana.

Sognano un cinema tecnologic­o e se proprio sono costretti a vederlo dal divano, il 17,8% di loro si è fatto l’home theatre a casa. «I giovani pretendono qualità, vogliono sale attrezzate e accoglient­i che ridiano il senso di socialità al cinema: sono un pubblico consapevol­e che usa la Rete per farsi guidare nella scelta» spiega don Davide Milani, presidente della Fondazione.

Non è l’unico dato sorprenden­te della ricerca: gli amanti del grande schermo sono soprattutt­o under 25 (28,2%) e i cinema sono più pieni al Sud (31,7%). Resta il problema struttural­e: nelle città i cinema sono in crisi. «Il modello da cui ripartire è quello francese: lo Stato sostiene la qualità delle sale con incentivi» aggiunge don Milani. L’ostacolo alla passione resta uno: il caro biglietti. Infatti i giovani al botteghino sono soprattutt­o lavoratori (42,3%). Gli studenti, in molti casi, vorrebbero, ma non possono.

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