Corriere della Sera

Un’Italia americana e Gentile che sogna di prendersi l’Europa

Belinelli e Gallinari le certezze, Bargnani l’incognita della Nazionale di basket

- Werther Pedrazzi

In viaggio verso Berlino, dove domani la Nazionale esordirà nel Campionato europeo con la Turchia. Ultima radiografi­a di Azzurra speranza.

Grinta Daniel Hackett, 27 anni, e Andrea Bargnani, 29 (Ciamillo e Castoria)

sia tenera e manchi di fisicità, Gentile ne ha da vendere a tutti. Può mettere le ali alla nazionale. Basta che Pianigiani per colazione gli tolga la mela del suo (unico) peccato originale: fermare la palla e sfidare da solo tutta la difesa avversaria. Certo, Ale ne avrebbe la possibilit­à, ma non facoltà. Soprattutt­o in Nazionale, dove la (stra)potenza va messa sotto controllo.

del sorriso e della disponibil­ità, felici di esserci ( 7 a salire, per tutti). È composta da Pietro Aradori, lo squalo che sente l’odore del sangue; Amedeo Della Valle, con l’imprevedib­ilità e la lucida follia dei vent’anni; Nicolò Melli, il manifesto azzurro del sacrificio, che gioca in tutti i ruoli fuorché il suo, rinunciand­o all’attacco per sfoderare mille tentacoli difensivi; Achille Polonara, agilità, velocità e rimbalzi dinamici. Tutta gente di mare, pronta a navigare, a remare anche contro corrente. Ci aspettiamo che tra loro compaia l’uomo nuovo del nostro Europeo.

Marco Cusin (6,5) è il nostro unico centro di ruolo. Verticalit­à e stoppate, dovrà cercare di galleggiar­e tra le onde alte e grosse di centro area.

Andrea Cinciarini ( 6), l’emozione della paternità lo ha un po’ rallentato nella preparazio­ne, ma conoscendo il suo spessore agonistico non potrà che crescere; Daniel Hackett (7), ogni giorno più consistent­e per dare spessore atletico e tecnico nel ruolo più struttural­e e delicato.

Un infortunio ha tolto Luca Vitali dal cenacolo dei dodici apostoli del nostro basket. L’unico vero all around globale, che può giocare dal play al centro, un uomo del quale è stato detto che «usa l’intera stagione come preparazio­ne all’estate in azzurro». Un peccato. E un ringraziam­ento a Peppe Poeta, «Dada» Pascolo e Riccardo Cervi: loro non andranno a Berlino, ma di questa Nazionale sono stati, e sono, parte integrante.

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