Porte aperte e applausi ai profughi
Un neonato morto nella traversata tra Turchia e Grecia. Guerra in Siria, le mosse di Russia e Francia L’accoglienza in Austria e Germania. Merkel: nessun limite all’asilo. Chiesto un vertice europeo
Le frontiere austriache e tedesche sono aperte e solo ieri hanno accolto oltre 7.000 mila profughi, ricevuti alla stazione di Monaco da applausi, doni e dall’Inno alla Gioia della Ue. Il piano franco-tedesco sull’assegnazione a ogni Paese di quote-migranti molto più alte è sostenuto da tutta l’Europa occidentale. «Il diritto all’asilo politico non ha un limite per quanto riguarda il numero di richiedenti in Germania, ha detto inoltre la cancelliera Angela Merkel in un’intervista.
«L’accordo di Dublino sui migranti deve continuare a valere», assicura Georg Streiter, portavoce della cancelliera tedesca Angela Merkel. È suo dovere farlo. Ma la sua stessa «principale», appunto la can- celliera, ha appena sepolto quel patto. Nei fatti, se non nei documenti ufficiali: «Il diritto all’asilo politico non ha un limite per quanto riguarda il numero di richiedenti in Germania — ha detto in un’intervista la signora di Berlino — In quanto Paese forte, economicamente sano, abbiamo la forza di fare quanto è necessario».
Altri stanno intorno alla tomba dell’accordo, pur negandone doverosamente l’esisten- za. Da François Hollande, presidente francese, a Juha Sipila, primo ministro finlandese e capo di un governo di centrodestra: «Dal primo gennaio — annuncia — la casa di villeggiatura mia e della mia famiglia sarà aperta ai rifugiati».
Parole forse simboliche, ma forti.
Le frontiere austriache e tedesche sono aperte, solo ieri hanno accolto oltre settemila profughi, ricevuti alla stazione di Monaco da applausi e doni. Altri arrivano in massa. Il governo della Baviera assediata, è