Corriere della Sera

Porte aperte e applausi ai profughi

Un neonato morto nella traversata tra Turchia e Grecia. Guerra in Siria, le mosse di Russia e Francia L’accoglienz­a in Austria e Germania. Merkel: nessun limite all’asilo. Chiesto un vertice europeo

- di Maria Serena Natale Breda, Caccia, Mazza Montefiori, Offeddu

Le frontiere austriache e tedesche sono aperte e solo ieri hanno accolto oltre 7.000 mila profughi, ricevuti alla stazione di Monaco da applausi, doni e dall’Inno alla Gioia della Ue. Il piano franco-tedesco sull’assegnazio­ne a ogni Paese di quote-migranti molto più alte è sostenuto da tutta l’Europa occidental­e. «Il diritto all’asilo politico non ha un limite per quanto riguarda il numero di richiedent­i in Germania, ha detto inoltre la cancellier­a Angela Merkel in un’intervista.

«L’accordo di Dublino sui migranti deve continuare a valere», assicura Georg Streiter, portavoce della cancellier­a tedesca Angela Merkel. È suo dovere farlo. Ma la sua stessa «principale», appunto la can- celliera, ha appena sepolto quel patto. Nei fatti, se non nei documenti ufficiali: «Il diritto all’asilo politico non ha un limite per quanto riguarda il numero di richiedent­i in Germania — ha detto in un’intervista la signora di Berlino — In quanto Paese forte, economicam­ente sano, abbiamo la forza di fare quanto è necessario».

Altri stanno intorno alla tomba dell’accordo, pur negandone doverosame­nte l’esisten- za. Da François Hollande, presidente francese, a Juha Sipila, primo ministro finlandese e capo di un governo di centrodest­ra: «Dal primo gennaio — annuncia — la casa di villeggiat­ura mia e della mia famiglia sarà aperta ai rifugiati».

Parole forse simboliche, ma forti.

Le frontiere austriache e tedesche sono aperte, solo ieri hanno accolto oltre settemila profughi, ricevuti alla stazione di Monaco da applausi e doni. Altri arrivano in massa. Il governo della Baviera assediata, è

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