Ecclestone: non pago i team con la Storia
La trattativa per salvare il Gp: «Le basta firmare». «Ho perso la penna»
MONZA «Allora dove sono i soldi?». «Aspetti un attimo, li vado a prendere». Inizia con uno scambio fulminante di battute l’incontro fra Bernie Ecclestone e Roberto Maroni per discutere i destini del Gp d’Italia.
Protetto dai vetri scuri del motorhome, il patron della F1 assieme all’assistente Pasquale Lattuneddu riceve Andrea Dell’Orto e Francesco Ferri, presidente e direttore della Sias, Federico Bendinelli consulente della società che gestisce l’autodromo brianzolo, Ivan Capelli al vertice dell’Automobil Club Milano, e il Governatore della Lombardia accompagnato dall’assessore Fabrizio Sala. Poi Ecclestone chiama due giornalisti ad assistere alla trattativa: chi scrive e Pino Allievi della Gazzetta dello Sport. «Volevo dei testimoni», chiarisce.
Nei venticinque minuti del summit pigiati sui divanetti mentre da fuori arriva ovattato il rombo delle macchine, il presidente Maroni più volte resterà gelato dalle risposte asciutte e nette di Mister E: «Me lo avevano detto che lei è un duro in affari, ed è vero».
Raccolte di firme e promesse non servono, con un bonifico bancario si risolve tutto. «Sono sicuro che Monza resterà nel calendario per i prossimi trent’anni» esordisce l’ex ministro degli Interni in un ottimo inglese. «Sì, ma a quel punto di certo non mi troverete» è la replica di Ecclestone. I preamboli durano lo spazio di un pit-stop: «Siamo ancora qui da due anni e mezzo a discutere (nel frattempo la Sias ha cambiato il management ndr.) e aspetto ancora di ricevere indietro il contratto firmato» è la stoccata dell’84enne a capo della Fom. Altro siparietto. « Abbiamo perso la penna». E lui: «Eccola, ne ho una qui».
Maroni ribatte il colpo: «Non sono un negoziatore, ma da presidente della Regione Lombardia voglio aiutare a chiudere l’accordo. Ho messo a bilancio 70 milioni di euro in dieci anni per migliorare la pista e creare nuove infrastrutture da cui ricaveremo i soldi che
Maroni Chiudiamo l’accordo: Monza è storia e tradizione, una pista unica, merita uno sconto Ecclestone Non posso permettermi il lusso di pagare i team con la storia. Se vi dicessi di sì, gli altri che direbbero?