Il premier: vado ovunque, ma se devo scegliere preferisco Bono Vox
anglo renziano Davide Serra: «Io conto gli anni della politica italiana a partire da questo governo. Avanti Renzi e dopo Renzi». Guardi che lo diceva anche Enrico La Loggia a proposito di Berlusconi… «L’Italia ha quattro jolly: tassi al minimo, euro più debole, petrolio basso». E il quarto? «Il quarto jolly è Matteo, no?». Anche Brunetta è ottimista sulle sorti del premier: «Non mangia il panettone. Cade tra poche settimane. È un pugile suonato: ha preso tante di quelle botte che basta uno schiaffetto per mandarlo al tappeto. E dopo non si va a votare; si fa la grande coalizione. Con un premier di centrodestra. O con Mario Monti, se necessario».
Monti è in sala. Come Enrico Letta, che si infila in ascensore.
Renzi: «Stavolta ho evitato di polemizzare con i predecessori. Non era la sede, non era il momento. Del resto i fatti sono sotto gli occhi di tutti: il Parlamento è lo stesso del 2013. Ma prima non riusciva a eleggere il presidente della Repubblica; ora l’ha eletto. Le riforme erano impantanate; adesso vanno avanti». C’è l’accordo con la minoranza Pd sulle nuove regole per l’elezione dei senatori? «No. Si sta discutendo. A me va bene tutto: il listino collegato alle elezioni regionali, oppure delegare la scelta alle Regioni. L’importante è che non si rivoti un articolo che è già stato votato due volte». Argomento ostico per gli stranieri, quasi tutti grandi ex, da Shimon Peres che spiega la sua idea visionaria di un’Onu delle religioni per fermare le guerre, a Kofi Annan, innamorato del lago di Como: «Lasciata la guida delle Nazioni Unite, mi ritirai qui in incognito. Dopo tre mesi ero in crisi d’astinenza e andai in paese a cercare i giornali. Mia moglie mi disse: “Così ti riconosceranno”. L’edicolante in effetti mi fece: “Ma io la conosco! Lei è Morgan Freeman!”». Yanis Varoufakis, ex ministro greco delle Finanze «Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive», il convegno a cui ha partecipato l’ex ministro delle Finanze greco ieri a Cernobbio Emmanuel Macron, ministro dell’Economia francese «Il movimento spontaneo va verso lo smantellamento dell’Unione monetaria», ha rilevato ieri Macron durante il «Forum Ambrosetti» Enrico Letta, ex presidente del Consiglio «Certo, ci mancherebbe...». Così ha replicato ieri ai cronisti l’ex premier Letta a chi gli chiedeva se avrebbe seguito l’intervento di Renzi a Cernobbio (