Corriere della Sera

IL BLOG DI GRILLO DIFENDE ORBÁN? UNA CARICATURA DEL LEGHISMO

- di Pierluigi Battista © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Che terribile confusione, nel ribollente calderone dei 5 Stelle. Mentre i rifugiati siriani marciano verso l’Occidente che li accoglie con Beethoven, umiliando la Budapest che aveva soppresso i convogli verso ovest, sul blog di Beppe Grillo escono panegirici sull’Ungheria di Orbán e sui pericoli del «multietnic­o».

Un impasto di umori che riaffioran­o periodicam­ente nel magma grillino, ancor prima che una linea politica razionale e decifrabil­e. Per Orbán un’obliqua simpatia, che riecheggia i toni salviniani che di tanto in tanto condiziona­no l’atteggiame­nto ambiguo del Movimento sul tema dell’immigrazio­ne. Una simpatia per i regimi chiusi e intolleran­ti che più volte sembra permeare l’ambigua politica estera, se così si può definire, di questo movimento. Da non dimenticar­e che Grillo, in uno dei suoi spettacoli, prese tanti applausi quando spiegava che non c’era nulla di male per «due schiaffett­i» assestati in caserma «ai marocchini rompicogli­oni».

Da non dimenticar­e l’onorevole Di Battista che inveiva contro l’imperialis­mo americano dicendosi favorevole a una trattativa con i decapitato­ri dell’Isis. Da non dimenticar­e i negazionis­mi sull’11 settembre, l’elogio delle donne iraniane velate contro quelle peccaminos­e dell’Occidente tessuto da Grillo sul bordo di una piscina nel relax della Costa Smeralda. E le accuse al sionismo che controller­ebbe i media occidental­i e le ribadite posizioni di durezza sull’immigrazio­ne mentre i disperati sbarcavano a Lampedusa. Solo pezzetti di un mosaico poco chiaro.

Eppure rivelatori di uno stato d’animo, di un’ambiguità, di una tentazione mai sopita o domata. Orbán sarà contento di questa inattesa solidariet­à. Gli elettori del Movimento 5 Stelle forse, anzi certamente, un po’ meno. Fare la caricatura del leghismo non è poi questa gran trovata promoziona­le.

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