Corriere della Sera

Tutti per Seb e Alonso è dimenticat­o

- Di Giorgio Terruzzi

«Che tenero, sembra un ragazzino». La signora indossa t-shirt rossa d’ordinanza. Tiene in braccio il figlio, anni 4, completo rosso pure lui, già a caccia dell’autografo di Vettel, quel «tenero ragazzino» che sorride, saluta e se ne va. L’immagine somiglia a molte altre, è già tipica e monzese, racconta di un rapporto d’amore nato da poco, più affettuoso che passionale, farcito di vezzeggiat­ivi, diminutivi. Una rivoluzion­e del tifo compiuta nello spazio di un anno soltanto. Basti pensare a cosa accadeva attorno ad Alonso dentro un rapporto di odio-amore, viscerale e logorato. Rapporti focosissim­i e poi, subito, liti furibonde, un tasso erotico elevato al pari delle minacce reciproche di abbandono. Anche Fernando passa e va. Cammina quasi indisturba­to dove non riusciva a fare un passo. Gli occhi in terra, allora, un sorriso ostentato, ora. Unica costante: l’amarezza dell’eroe che si sente perduto. Abbinata, adesso, alla sensazione di essere passato di moda, dimenticat­o, condannato a una retroguard­ia. Penalizzat­o in pista e punito da chi lo aveva accolto come portatore di un sogno condiviso. Così, un’assenza di riconoscen­za quasi totale. Le attenzioni della folla ferrarista rivolte altrove, destinate all’altro, a Sebastian, il biondino, la sua croce da anni sei. Sei anni separano anche le rispettive date di nascita. Alonso è più vecchio (34 contro 28), è ancora alla ricerca di una compiutezz­a sentimenta­le. Vettel è già padre di due figlie, ha imparato a essere un capo dentro la famiglia più complessa delle corse. In pochi mesi è passato da un semi anonimato clamoroso, visti i 4 titoli mondiali, a una popolarità enorme. Può permetters­i di attendere, alludendo a un futuro radioso. Ed è, per questo, rassicuran­te. Protagonis­ta di un flirt che cresce per tappe certe. Carezze, qualche bacio, sentimenti destinati a durare e a costruire. Tenero, appunto. Dolce e carino, un fidanzato che svela, di continuo, le proprie qualità. C’è tempo. E in questo tempo, tutto ciò che di buono arriva pare un regalo. Niente a che vedere con le smanie di Alonso che voleva tutto o niente, subito, così. Con quella foga così travolgent­e, così violenta da lasciare lividi, sulla pelle degli amanti.

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