Corriere della Sera

Conte nasconde l’Italia anti Bulgaria «Male con Malta? Io penso a vincere»

Il c.t. a muso duro: «Le critiche fanno parte del gioco, la Nazionale è figlia di nessuno»

- DA UNO DEI NOSTRI INVIATI Alessandro Bocci

PALERMO Se come dice Conte vincere è tutto, è facile intuire quanto sia importante l’incrocio pericoloso con la Bulgaria. L’Italia ha appena sorpassato la Croazia, ma la Norvegia, 3ª nel girone, non molla un centimetro e per gli azzurri la qualificaz­ione è vicina senza essere scontata. Servono 3 punti per blindare l’Europeo e al tempo stesso scacciare la sensazione, maturata dopo il risicato 1-0 contro Malta, che la Nazionale sia involuta, ingrigita, intristita. Cerchiamo la vera squadra di Conte, anema e core: intensa, arrabbiata, grintosa. Quella che giusto un anno fa aveva preso di petto la crisi, liquidando l’Olanda a Bari in amichevole e segnando 2 gol in Norvegia.

Ora, all’alba della seconda stagione contiana, avanza inesorabil­e la sgradevole sensazione di aver fatto un passo indietro deciso. «Non sono dispiaciut­o per le critiche, fanno parte del gioco. La Nazionale è figlia di nessuno… », la consideraz­ione dell’allenatore dietro una faccia che è tutto un programma. Però non vuole buttare niente della partita appena giocata a Firenze, se non la precisione degli attaccanti sotto porta: «Mi accontente­rei centrasser­o la porta più di 4 volte su 22 come è successo con Malta». E forse per questo sta meditando di rilanciare Zaza, provato ieri mattina nell’ultimo blindatiss­imo allenament­o a Coverciano. Il neo juventino, che non ha ancora giocato un minuto nelle gare ufficiali con la Juve, è in ballottagg­io con l’idolo di casa Vazquez. «La formazione la capirete un minuto prima del fischio di inizio». Conte fa muro, non si sbilancia su niente e su nessuno, neppure su Pirlo che nella prova della vigilia è magicament­e tornato al centro della scena proprio a fianco di Verratti, senza De Rossi che così resterebbe ancora una volta inchiodato alla 100ª presenza azzurra. Verità o pretattica? Quello tra l’americano e il romanista, che è favorito, pare il dubbio su cui gira tutta la squadra. «Io da tifoso uno come Pirlo lo farei giocare anche zoppo. Ma il c.t. ha piena libertà e la nostra totale fiducia», il pensiero del presidente federale Carlo Tavecchio.

Conte deciderà questa mattina, dopo la rifinitura. La difesa sarà a 4, almeno su questo punto il c.t. è stato chiaro con i suoi giocatori: le prove di 3-5-2, cioè il ritorno alle origini, sono servite per un eventuale cambio in corsa. Quanto agli uomini è un

altro discorso: Florenzi, che ormai nella Roma fa il terzino, insidia De Sciglio, mentre Darmian potrebbe traslocare a sinistra. Ballottagg­io tra Barzagli e Chiellini a fianco di Bonucci. Nessuno sa niente, neppure i giocatori. E il fatto che, per colpa del vento, la squadra sia decollata da Pisa anziché da Firenze, arrivando in ritardo e limitandos­i a una sgambata al Barbera, ha aumentato il mistero. L’accoglienz­a in Sicilia è stata buona, ma meno passionale del solito. Però stasera ci saranno almeno 20-22 mila anime che spingerann­o gli azzurri verso Parigi. «Voglio vincere perché il girone è equilibrat­o», il ritornello del c.t. Con 3 punti la qualificaz­ione non sarebbe aritmetica, ma virtualmen­te al sicuro.

 ?? (Afp) ?? Carico Antonio Conte, 46 anni, allena la Nazionale dal 19 agosto dello scorso anno. Il suo bilancio azzurro: 6 vittorie, 4 pareggi e una sconfitta
(Afp) Carico Antonio Conte, 46 anni, allena la Nazionale dal 19 agosto dello scorso anno. Il suo bilancio azzurro: 6 vittorie, 4 pareggi e una sconfitta

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