Stefano Veraldi
Direttore Scuola di specializzazione in dermatologia e venereologia Univ. di Milano Quali i tipici disturbi cutanei “da rientro”? «Il più comune è la sovrainfezione batterica di punture di insetti — dice Stefano Veraldi, direttore della Scuola di specializzazione in dermatologia e venereologia dell’Università di Milano —. Capita soprattutto a chi è andato in aree a clima tropicale o subtropicale, in cui è facile essere preda di zanzare, ragni o altri insetti. Le punture sono spesso molto pruriginose e il grattamento può favorire la sovrainfezione batterica. Inoltre, poiché di solito si viene punti in più zone, non è raro trovarsi con il corpo ricoperto di piccole lesioni infette. Altro inconveniente tipico di chi torna da Paesi dove le condizioni igienico-sanitarie non sono ottimali è la scabbia: non è una malattia grave, ma se la si trascura può diventare insidiosa ed essere trasmessa con facilità. È causata da un piccolo acaro che scava dei tunnel nell’epidermide, dove depone le uova; il contagio avviene attraverso la cute per stretto contatto con persone infestate (negli adulti soprattutto in occasione di rapporti sessuali) e, meno spesso, tramite asciugamani, indumenti, lenzuola usati da persone con la scabbia. La larva migrans è un’altra condizione eredità di climi subtropicali: causata da un nematode ( verme minuscolo) parassita intestinale di cani e gatti, di solito si contrae camminando a piedi nudi su spiagge frequentate da animali infestati, entrando in contatto con le loro feci. I climi caldo-umidi sono, infine, un ottimo ambiente per lo sviluppo di infezioni micotiche». Quali sono le micosi più comuni? «Tra quelle più spesso riscontrate dopo le vacanze, sia “tropicali” sia “mediterranee”, ci sono la tinea pedis (piede d’atleta) e la tinea corporis ( tigna), causate da funghi dermatofiti. La tinea pedis è tipica degli sportivi e di chi frequenta piscine o stabilimenti balneari. La tinea corporis si riscontra soprattutto in chi ha avuto contatti con animali infetti (cani, gatti). Diffusa è anche la pitiriasi versicolor: si presenta con macchioline (in genere chiare su pelle scura e scure su quella chiara) che col tempo si ingrandiscono e confluiscono in chiazze; la cute tende a desquamarsi e quando ci si abbronza le macchie diventano più evidenti; più soggetti i giovani perché hanno una pelle più grassa». Come si riconoscono queste condizioni? «In caso di sovrainfeizone batterica di punture di insetti si formano piccole bolle sierose che tendono a diventare torbide e poi a rompersi con la formazione di crosticine. In genere, c’è prurito, sintomo che caratterizza anche la scabbia, nella quale è particolarmente intenso. In caso di scabbia si possono intravedere sulla pelle puntini simili all’eczema e a volte anche i cunicoli scavati dal parassita. La larva migrans si presenta con un tipico tunnel in rilievo sulla cute (in genere del piede), rossastro e serpiginoso, causa di prurito. Il piede d’atleta si riconosce per arrossamento tra le dita, desquamazione e prurito. La tinea corporis forma una piccola chiazza rosa o rossa, che tende a desquamarsi, in rilievo con margini netti e centro più chiaro. Di solito, per diagnosticare queste affezioni basta l’occhio del dermatologo, ma nei casi dubbi possono servire altri accertamenti, come il prelievo di un campione di pelle per l’analisi al microscopio».