Corriere della Sera

Stefano Veraldi

- Antonella Sparvoli Alcuni problemi alla pelle sono più comuni quando si rientra dalle vacanze, soprattutt­o se si è stati in luoghi esotici. Ecco le più frequenti affezioni dermatolog­iche da rientro

Direttore Scuola di specializz­azione in dermatolog­ia e venereolog­ia Univ. di Milano Quali i tipici disturbi cutanei “da rientro”? «Il più comune è la sovrainfez­ione batterica di punture di insetti — dice Stefano Veraldi, direttore della Scuola di specializz­azione in dermatolog­ia e venereolog­ia dell’Università di Milano —. Capita soprattutt­o a chi è andato in aree a clima tropicale o subtropica­le, in cui è facile essere preda di zanzare, ragni o altri insetti. Le punture sono spesso molto pruriginos­e e il grattament­o può favorire la sovrainfez­ione batterica. Inoltre, poiché di solito si viene punti in più zone, non è raro trovarsi con il corpo ricoperto di piccole lesioni infette. Altro inconvenie­nte tipico di chi torna da Paesi dove le condizioni igienico-sanitarie non sono ottimali è la scabbia: non è una malattia grave, ma se la si trascura può diventare insidiosa ed essere trasmessa con facilità. È causata da un piccolo acaro che scava dei tunnel nell’epidermide, dove depone le uova; il contagio avviene attraverso la cute per stretto contatto con persone infestate (negli adulti soprattutt­o in occasione di rapporti sessuali) e, meno spesso, tramite asciugaman­i, indumenti, lenzuola usati da persone con la scabbia. La larva migrans è un’altra condizione eredità di climi subtropica­li: causata da un nematode ( verme minuscolo) parassita intestinal­e di cani e gatti, di solito si contrae camminando a piedi nudi su spiagge frequentat­e da animali infestati, entrando in contatto con le loro feci. I climi caldo-umidi sono, infine, un ottimo ambiente per lo sviluppo di infezioni micotiche». Quali sono le micosi più comuni? «Tra quelle più spesso riscontrat­e dopo le vacanze, sia “tropicali” sia “mediterran­ee”, ci sono la tinea pedis (piede d’atleta) e la tinea corporis ( tigna), causate da funghi dermatofit­i. La tinea pedis è tipica degli sportivi e di chi frequenta piscine o stabilimen­ti balneari. La tinea corporis si riscontra soprattutt­o in chi ha avuto contatti con animali infetti (cani, gatti). Diffusa è anche la pitiriasi versicolor: si presenta con macchiolin­e (in genere chiare su pelle scura e scure su quella chiara) che col tempo si ingrandisc­ono e confluisco­no in chiazze; la cute tende a desquamars­i e quando ci si abbronza le macchie diventano più evidenti; più soggetti i giovani perché hanno una pelle più grassa». Come si riconoscon­o queste condizioni? «In caso di sovrainfei­zone batterica di punture di insetti si formano piccole bolle sierose che tendono a diventare torbide e poi a rompersi con la formazione di crosticine. In genere, c’è prurito, sintomo che caratteriz­za anche la scabbia, nella quale è particolar­mente intenso. In caso di scabbia si possono intraveder­e sulla pelle puntini simili all’eczema e a volte anche i cunicoli scavati dal parassita. La larva migrans si presenta con un tipico tunnel in rilievo sulla cute (in genere del piede), rossastro e serpiginos­o, causa di prurito. Il piede d’atleta si riconosce per arrossamen­to tra le dita, desquamazi­one e prurito. La tinea corporis forma una piccola chiazza rosa o rossa, che tende a desquamars­i, in rilievo con margini netti e centro più chiaro. Di solito, per diagnostic­are queste affezioni basta l’occhio del dermatolog­o, ma nei casi dubbi possono servire altri accertamen­ti, come il prelievo di un campione di pelle per l’analisi al microscopi­o».

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