Giovanissimi e grandi anziani: chi decide della loro salute?
I diritti dei pazienti giuridicamente «fragili» tra leggi nuove e prassi vecchie
Possibile che un “grande anziano” si veda spesso “non considerare” da medici che si rivolgono ai suoi più giovani parenti, dando per scontato che non sia più in grado di decidere per sé?
E che a 16 anni un ragazzo non possa aver diritto di parola su scelte che riguardano la sua salute? La questione del diritto di decidere della propria salute per chi è molto giovane o, all’opposto, molto anziano è oggi in bilico tra nuove leggi e vecchie prassi. «Di questi temi — e altri — parleremo in un Master che si terrà a Milano a novembre ( si veda box sopra, ndr) rivolto al personale medico e paramedico, a psicologi e
TUTORE ioetica e Biodiritto per la pratica clinica» è il titolo del Master istituito presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca e diretto dalla professoressa Patrizia Borsellino. Nato per rispondere alla diffusa esigenza degli operatori sanitari di avere anche una preparazione eticogiuridica, il Master, di durata annuale, non è rivolto solo a medici, infermieri, biologi e farmacologi, bensì anche a professionisti di formazione psicosociologica invitava il Consiglio europeo a prendere iniziative per combattere tutte discriminazioni, anche quelle legate all’età. E di nuovo alla Carta di Nizza che valorizzava l’anziano come “soggetto” delle cure».
Che cosa succede se l’anziano ha ridotte capacità cognitive? «Dal 2004 — risponde Borsellino — è prevista la figura dell’amministratore di sostegno, che deve “sostenere” le persone con diminuita o compromessa (anche temporaneamente) autonomia. Sostenere non vuol dire “sostituire”». L’amministratore di sostegno deve essere un parente? «No. Tocca a un Giudice Tutelare stabilire chi deve essere — o giuridica.Le iscrizioni si chiuderanno il 13 ottobre e le lezioni avranno inizio il 20 novembre. Gli insegnamenti riguarderanno: orientamenti teorici e quadri normativi; il paziente nella relazione di cura; i profili di responsabilità in ambito sanitario; scelte sulle cure e interventi in aree critiche; la procreazione e la disponibilità del corpo come problemi bioetici e biogiuridici; scelte critiche alla fine della vita. Per informazioni: sezione Master del sito di Ateneo www. unimib.it