Corriere della Sera

Da Helsinki a Londra Quei leader europei che preparano la casa per i rifugiati

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a partire dal primo gennaio 2016».

E chi la casa non ce l’ha? L’ultimo leader che, pur senza proporsi come ha fatto Sipila, si è sentito chiamare in causa a sorpresa, è stato François Hollande, durante la conferenza stampa all’Eliseo in cui il presidente ha annunciato che Parigi accoglierà 24 mila profughi siriani all’interno del piano di ripartizio­ne europeo. Un giornalist­a gli ha chiesto a bruciapelo: sarebbe disposto a fare come il premier finlandese? «Io non ho una seconda casa disponibil­e — ha risposto Hollande — ma capisco il suo gesto. Francament­e, però, credete forse che quello che ci si aspetta da un capo di Stato sia una decisione individual­e?».

Be’, forse, anche, perché no. Sarà un caso che la Finlandia del munifico Sipila ha accettato di accogliere 30 mila siriani (più della Francia)? Certo, senza la seconda casa come poteva cavarsela Hollande con la coscienza (e la telecamera del populismo): ospitare una famiglia di Kobane in un salone dell’Eliseo? È quello che, secondo il quotidiano The Guardian, sembra intenziona­ta a fare la «prima ministra» Nicola Sturgeon, leader dell’amministra­zione autonoma scozzese. Rispondend­o a Sky News, Sturgeon si è detta «assolutame­nte felice» di ospitare qualcuno dei mille rifugiati che la sua Scozia è disposta ad accogliere. Questo significa aprire le porte di Bute House, la townhouse del Settecento adibita a residenza ufficiale del Finlandia Il premier Juha Sipila, 54 anni, ha messo a disposizio­ne dei migranti la sua residenza a Kempele Scozia Il primo ministro Nicola Sturgeon, 45 anni, si è detta disponibil­e Inghilterr­a La laburista inglese Yvette Cooper, 46 anni, è «pronta a condivider­e» First Minister a Edimburgo.

Mentre a Londra il suo «capo» e avversario, il prime minister David Cameron, ha glissato la questione. Channel 4 l’ha chiesto al portavoce di Downing Street e all’ufficio del titolare degli Esteri Philip Hammond, che però hanno risposto no comment. La residenza dei Cameron non è grandissim­a, e ci sarebbero problemi di sicurezza. Ma Sutton Park, l’immensa magione di famiglia della moglie Samantha nello Yorkshire? Meglio del clima polare dell’inverno finnico. Samantha sarebbe in buona compagnia: duemila cittadini di ogni ceto nel Regno Unito hanno offerto un tetto ai siriani in fuga dalla guerra.

Se nicchiano i Tory al governo, i laburisti che si sfidano per la poltrona di nuovo leader fanno a gara a chi apre di più la porta. Andy Burnham, ex ministro della Sanità, almeno su questo è in sintonia con il rosso Jeremy Corbyn. Yvette Cooper non poteva tirarsi indietro. «Con Ed siamo pronti a condivider­e la nostra casa, se necessario». Il marito, Ed Balls, ex pezzo grosso del Labour, ha perso il posto in Parlamento alle ultime elezioni. Non è diventato ministro delle Finanze, ma potrebbe farsi raccontare dai suoi co-inquilini come funziona un’economia sotto assedio tra le macerie di Aleppo.

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