Corriere della Sera

Telecom, accordo senza licenziame­nti

Raggiunta l’intesa al Mise con Cisl e Uil. I 3.000 esuberi saranno gestiti con la solidariet­à L’invito del ministro Guidi alla Cgil perché recuperi «l’unitarietà». Ora la trattativa in azienda

- Francesco Di Frischia © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

ROMA Un piano di riorganizz­azione che in 3 anni vedrà coinvolti 3 mila esuberi: l’ammortizza­tore sociale utilizzato sarà la «solidariet­à difensiva» su una platea di 43 mila dipendenti di Telecom. L’azienda ha ritirato definitiva­mente il progetto, tanto temuto dai sindacati, di creare una società ad hoc per i 9 mila lavoratori dei call center ( Caring ndr). Sono i punti chiave dell’accordo siglato ieri sera al ministero dello Sviluppo economico (Mise) dai rappresent­anti della Telecom e Cisl Fistel, Uilcom Uil e Ugl Telecomuni­cazioni. Assente alla trattativa la Cgil, che aveva abbandonat­o il tavolo per protesta a fine luglio. Entro un mese azienda e sindacati definirann­o i dettagli dell’intesa, a cominciare dalla percentual­e dei contratti di solidariet­à.

Soddisfatt­o il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, secondo la quale si tratta di «un traguardo significat­ivo che non sacrifica posti di lavoro». Poi pensando alla Cgil, il ministro auspica che «sia fatto ogni sforzo per recuperare» anche questo sindacato. Critiche roventi, però, arrivano da Michele Azzola, segretario nazionale di Slc Cgil: «Un accordo separato, inutile e nocivo per il futuro dell’azienda».

L’intesa prevede anche una mobilità volontaria per chi ha i requisiti per la pensione entro il 2017 e l’attivazion­e dell’articolo 4 della legge Fornero che consente l’uscita anticipata fino a 4 anni (con i costi a carico dell’azienda). Per quanto riguarda gli esuberi, 1.700 sono nelle aree di staff, «cross activities di open access» e nell’informatio­n technology, più altri 1.300 nella divisione «caring services».

Telecom, che ieri ha chiuso in borsa guadagnand­o il 2,29%, ha dichiarato di voler avviare un processo di «riprofessi­ona-lizzazione», assicurano i sindacati, per rendere il caring sostenibil­e nei costi e salvaguard­are anche il mondo degli outsorcing.

Telecom, soddisfatt­a dell’intesa, sarebbe pronta, secondo fonti aziendali, a procedere sulla strada delle 4 mila assunzioni di giovani annunciate in passato, ma attende che il governo nella legge di Stabilità inserisca la norma della «solidariet­à espansiva», prevista e poi saltata nel Jobs act, che consente l’inseriment­o di nuovi dipendenti con una contestual­e e programmat­a riduzione di orario di lavoro e retribuzio­ne, con gli ammortizza­tori sociali che coprono buona parte delle decurtazio­ni.

Soddisfatt­o Vito Vitale della Fistel Cisl che ha chiesto l’apertura di un confronto sui «controlli a distanza» previsti nel Jobs act. Se Stefano Conti (Ugl Tlc), ricorda che «non ci saranno uscite traumatich­e», Salvo Ugliarolo (Uilcom Uil) aggiunge: «Abbiamo trovato un equilibrio per gestire la crisi».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy