Corriere della Sera

Berlusconi con Putin nella Crimea contesa Visita al sacrario italiano

È il politico più importante entrato nella penisola annessa A Yalta il giro nel palazzo della Conferenza del ‘45

- Fabrizio Dragosei @drag6

Prima il monumento agli italiani caduti nella guerra di Crimea del 1853, quindi il bagno di folla a Yalta, con la gente che assiepava il lungomare per salutare Silvio Berlusconi ma soprattutt­o per ringraziar­e Vladimir Putin, l’uomo che ha riportato questa terra in Russia, sottraendo­la all’Ucraina all’inizio dell’anno scorso. E proprio la situazione internazio­nale della Crimea rischia di trasformar­e una tranquilla rimpatriat­a tra due vecchi amici in un incidente diplomatic­o, visto che nessuno in Occidente riconosce l’avvenuta annessione da parte di Mosca.

Silvio Berlusconi è il primo politico di rango (ex presidente del Consiglio) ad aver messo piede nella penisola bagnata dal Mar Nero dopo l’annessione. Il governo di Kiev considera la Crimea terra «sottratta» da Mosca e finora ha sempre giudicato illegale l’ingresso in quelle terre da parte di persone provenient­i direttamen­te dal territorio russo (senza passare, quindi, per i posti di controllo ucraino).

L’anno scorso la Crimea era stata visitata dal leader della Lega Matteo Salvini. Più recentemen­te, un paio di mesi fa, nella penisola è giunta una delegazion­e di dieci deputati francesi. La procura ucraina ha subito annunciato di aver aperto un’indagine penale sull’accaduto. Fino a ieri sera non è stato invece possibile avere un commento da parte della procura di Kiev o del ministero degli Esteri ucraino sulla visita di Berlusconi.

In questi anni Putin e Berlusconi si sono incontrati varie volte, sia in Italia che in Russia. L’ex presidente del Consiglio è giunto in visita privata a Sochi, sempre sul Mar Nero, mercoledì. Poi ieri assieme a Putin è arrivato in elicottero nei pressi di Sebastopol­i, dove un monumento sul monte Gasfort ricorda i soldati del Regno di Sardegna che morirono qui. Dopo la deposizion­e di un mazzo di rose, Putin ha proposto di creare attorno al monumento un parco per ricordare gli italiani, idea molto apprezzata da Berlusconi che ha ringraziat­o l’amico Vladimir anche in rus- so: «Spasibo!» e poi ha aggiunto che «la memoria di questi eventi è molto importante».

Poi la coppia ha visitato una cantina che produce vino dai tempi degli zar e quindi è arrivata a Yalta, la località amatissima da Stalin e da tutti i dirigenti del comunismo mondiale, compreso Palmiro Togliatti che qui morì nell’agosto del 1964 mentre era in vacanza.

Putin e Berlusconi hanno visitato

il palazzo Livadia dove nel 1945 si svolse la storica conferenza tra Stalin, Roosevelt e Churchill. Il curatore del museo ha regalato loro una copia della foto che ritrae i tre statisti. Più tardi l’incontro con la comunità italiana che in Crimea ha radici antiche.

Recentemen­te gli italiani (deportati nel 1942 da Stalin) sono stati esclusi da un decreto che ha riabilitat­o le vittime

di quelle deportazio­ni. Ma Putin ieri ha promesso all’ex presidente del Consiglio italiano di correggere il provvedime­nto entro l’inizio dell’anno prossimo. Domani ancora Crimea per Silvio e Vladimir. Quest’ultimo, secondo il suo portavoce, «apprezza molto le opinioni di Berlusconi».

Gli ucraini Il governo dell’Ucraina considera illegali gli ingressi attraverso il territorio russo

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Sebastopol­i Il presidente russo Vladimir Putin con Silvio Berlusconi al sacrario che ricorda i soldati italiani ( Afp)
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