Corriere della Sera

La terra fragile dell’Emilia finita sott’acqua

Piacenza, frazioni isolate per il nubifragio: un morto e due dispersi Danni anche a Bobbio. Bersani: «Nei miei paesi è il disastro»

- di Giangiacom­o Schiavi

Era facile scrivere di Valnure e Valtrebbia qualche giorno fa, di paesaggi e cucina, di rocche e castelli, di torrenti con le trote e di boschi con i funghi, di Hemingway che dopo un’escursione ne fa una leggenda. Oggi è un mondo sommerso da fango e detriti, devastato da una pioggia che in due ore diventa una bomba e gonfia i fiumi e i torrenti. Si piange un morto, ci sono due dispersi. Si spala, si chiede aiuto, si cerca di uscire da quella che non è più solo emergenza, è il rischio quotidiano che incombe su interi paesi di collina e di pianura a causa della fragilità di un territorio che dovremmo proteggere e tutelare di più.

Tre ore di acquazzone, due vallate in ginocchio. Trecento millimetri di pioggia, forse anche di più, hanno fatto esondare il Nure e il Trebbia, nel Piacentino, allagando strade e campagne, negozi e cantine. Diverse frazioni sono rimaste isolate, due ponti crollati (tra cui quello storico di Barberino a Bobbio, portandosi dietro la conduttura del gas). Un bilancio tragico: una guardia giurata morta, Luigi Albertelli, due dispersi, Luigi e Filippo Agnelli, inghiottit­i da una voragine nella provincial­e. È accaduto tutto tra le 2 e le 5 della notte tra domenica e lunedì. I comuni più colpiti sono Farini, Ferriere e Bettola, in Valnure, Bobbio, Ottone e Marsaglia, in Valtrebbia (ma danni e disagi anche nel Parmense e in Liguria). In alcuni centri l’acqua non è ancora potabile, la luce è mancata per diverse ore.

A Farini alcune case sono franate, le auto, trascinate in piazza, sono state fermate dai muri della chiesa e del municipio. A Bettola, tre famiglie di giostrai che dormivano in un parcheggio lungo il fiume si sono salvate appena in tempo tenendosi con una fune e salendo sui tetti delle loro roulotte. «Nessuno ci ha avvertito prima. Siamo stati abbandonat­i» protesta Antony Fiori, che era con il bimbo di 14 mesi. Il sindaco Sandro Busca è provato: «Non si era mai vista una cosa del genere. Molte attività sono state danneggiat­e, hanno preso paura in tanti». Il consiglier­e comunale Bruno Figoni ha gli stivali infangati e gira il paese come una trottola. Guarda il fiume, che dopo una giornata di bel tempo non fa più paura, e indica i detriti e i tronchi d’albero. «Se tocchi un sasso ti denunciano, ma non si può andare avanti così».

La Regione Emilia Romagna ha chiesto al governo lo stato di emergenza per le province colpite e stanziato subito 2 milioni per i primi interventi. L’ex segretario ds, Pier Luigi Bersani, è nato proprio a Bettola: «Nei miei paesi è arrivato il disastro. Vite umane perdute, un territorio ferito. Bisogna subito togliere le frazioni dall’isolamento. E poi riparare, ricostruir­e, risanare».

I ragazzi del suo paese non se lo sono fatti ripetere. Già dal mattino erano con stivaloni e pale a liberare dal fango gli scantinati e il centro sportivo, campi da tennis e da calcio appena rifatti. La solita ondata spontanea di angeli che porta il sole dopo ogni alluvione.

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 ?? (LaPresse) ?? Gli argini Sopra, l’auto del metronotte ritrovata nel fiume Nure. A destra i danni causati dal Trebbia
(LaPresse) Gli argini Sopra, l’auto del metronotte ritrovata nel fiume Nure. A destra i danni causati dal Trebbia
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