Corriere della Sera

Landini-Camusso, è scontro sull’elezione del segretario

- Enrico Marro

Le regole

Il segretario generale e i membri della segreteria di tutte le strutture non saranno più eletti dal Direttivo, dove in genere i delegati eletti nei luoghi di lavoro sono non più del 2030% mentre gli altri sono dirigenti, ma da un nuovo organismo, l’Assemblea generale, composta per almeno il 50% più uno di delegati eletti

Scontro tra il segretario della Cgil, Susanna Camusso, e il leader dei metalmecca­nici Fiom, Maurizio Landini, sulle nuove regole di elezione dei segretari approvate ieri dalla Conferenza di organizzaz­ione della Cgil. Il documento proposto da Camusso è passato con 587 sì, 151 no e 8 astenuti. Tra i contrari Landini, che in una breve dichiarazi­one di voto ha accusato il segretario generale della Cgil di «raccontare balle» a proposito delle nuove regole che allarghere­bbero la partecipaz­ione della base nella scelta dei vertici. Con le modifiche allo Statuto sancite ieri, il segretario generale e i membri della segreteria di tutte le strutture (territori, categorie, confederaz­ione) non saranno più eletti dal Direttivo, dove in genere i delegati eletti nei luoghi di lavoro sono non più del 20-30% mentre gli altri sono dirigenti, ma da un nuovo organismo, l’Assemblea generale, composta per almeno il 50% più uno di delegati eletti. Landini ha rivendicat­o che nella Fiom il parlamenti­no è già formato per il 35-40% di delegati e che con le nuove regole i membri dello stesso dovranno scendere da 181 a 100: «Quindi questa storia che stiamo allargando la partecipaz­ione, secondo me è raccontare balle». Landini avrebbe voluto che la sua proposta, far eleggere i vertici da tutti gli iscritti o almeno da tutti i delegati, fosse portata al prossimo congresso, quello del 2018, anno in cui cesserà il mandato di Camusso e la Cgil dovrà scegliere il successore.

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