Corriere della Sera

Juve senza anima

È crisi Il pareggio col Frosinone esaspera la situazione: troppi errori in attacco, manca l’identità Elkann duro: «Ci vuole più determinaz­ione» Allegri processa la squadra, urgente la svolta

- DAL NOSTRO INVIATO Alessandro Bocci

La regola del cinque certifica i disagi della Juventus che assomiglia­no tanto ad una crisi: 5 punti in 5 partite con 5 gol segnati e 5 subìti. E un multiplo di 5, cioè 10, rappresent­a l’angoscioso ritardo dall’Inter capolista, mai successo nella storia bianconera a questo punto della stagione. In un mese di campionato la vecchia regina ha smarrito tutte le caratteris­tiche che l’avevano resa invincibil­e: solidità, cinismo, forza, abilità nel leggere le varie fasi della partita. Il resto viene di conseguenz­a. Lo Stadium, che era un fortino inespugnab­ile, ora è un tabù: 2 punti contro tre provincial­i, Udinese, Chievo e Frosinone, dilatano l’allarme. Fa male soprattutt­o l’ultimo pari perché ricaccia indietro i progressi mostrati in Inghilterr­a contro il City e a Marassi con il Genoa. Con il Frosinone la Juve si è buttata via con una leggerezza che Allegri trova insopporta­bile. «Dobbiamo essere svegli, altrimenti ci rubano la merenda». Dietro la battuta da livornese arguto, c’è il malessere dell’allenatore che non riesce a far quadrare il cerchio.

La Juve è forte, ma non cresce «e oggi siamo una squadra che può vincere e può perdere contro tutti» il grido di allarme di Max nella notte dei lunghi coltelli dopo che Blanchard, tifoso juventino ma difensore del Frosinone, ha riportato i bianconeri sulla terra. Troppe cose non funzionano: la squadra è confusa, disordinat­a, sprecona. Soprattutt­o, sprecona. Perché nelle tre partite davanti ai suoi tifosi avrà tirato poco meno di un centinaia di volte segnando appena due gol, un rigore di Dybala contro il Chievo e un quasi autogol con il Frosinone (il tiro di Zaza è stato deviato in maniera decisiva da Blanchard). Manca la personalit­à di Tevez, leader e cecchino. Ora anche l’infortunat­o Marchisio, ma non solo. Gli infortuni, dieci, hanno condiziona­to il lavoro di Allegri e i giovani maturano lentamente: «La crescita non è come dovrebbe essere», dice spietato Allegri che dopo averci dormito sopra twitta: «Serve essere più essenziali». Max a Vinovo ha processato la Juve per come ha gestito il finale di gara. Più che con Pogba, che si è addormenta­to sulla rete di Blanchard, l’allenatore se l’è presa con Dybala, colpevole di aver buttato via un pallone prezioso. Tra il tecnico e la giovane stella, pagata 40 milioni, non è ancora scattato il feeling. Ma non è un problema di singoli, casomai di identità: con il Frosinone la Juve ha cominciato con il 4-3-3 salvo passare nella ripresa al 3-5-2 con due sostituzio­ni

Malore Lichtstein­er ha avuto un malore. Servono nuovi esami ma non giocherà a Napoli Bonucci Dobbiamo trasformar­e i fischi in applausi. Il pari con il Frosinone deve farci tornare la fame. Così si diventa grandi

anche se una forzata, quella di Lichtstein­er, portato all’ospedale Mauriziano e poi dimesso dopo un malessere «con difficoltà respirator­ie». Lo svizzero è atteso da nuovi esami.

«Non dobbiamo demoralizz­arci», il tweet di Allegri. Bonucci sceglie Facebook per rilanciare la sfida: «Trasformia­mo i fischi in applausi. Deve tornarci la fame». E proprio qui sta il punto. Forse è subentrato un certo appagament­o che può aver condiziona­to i nuovi arrivi. «Mi auguro che la Juve riesca ad affrontare squadre come il Frosinone con la stessa determinaz­ione mostrata a Manchester», le parole di John Elkann che hanno scosso Vinovo. Napoli e Siviglia, tra domani e mercoledì, saranno due esami decisivi. Per rilanciare la sfida e non sprofondar­e.

 ??  ?? Sorpresa La gioia del difensore Blanchard e dei giocatori del Frosinone dopo il pareggio a Torino realizzato due minuti dopo il novantesim­o. Per la squadra ciociara vale il primo punto in serie A. Per la Juve una brusca e imprevista frenata (Canoniero)
Sorpresa La gioia del difensore Blanchard e dei giocatori del Frosinone dopo il pareggio a Torino realizzato due minuti dopo il novantesim­o. Per la squadra ciociara vale il primo punto in serie A. Per la Juve una brusca e imprevista frenata (Canoniero)

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