Corriere della Sera

Bazoli: Intesa sarà modello all’estero

Il presidente del gruppo bancario: «Il statuto pronto a metà ottobre» Vegas: il sistema monistico sia d’obbligo per le imprese in via di quotazione

- Sergio Bocconi

Il modello di governo societario monistico che sta mettendo a punto Intesa Sanpaolo «sarà un punto di riferiment­o in Italia, ma anche all’estero, nei paesi dove è attuato da tempo. Ma dove non mi pare siano sempre stati adottati i presidi necessari per evitare gli errori del passato». Lo ha detto ieri Giovanni Bazoli in Bocconi durante il convegno «I modelli di amministra­zione e controllo nelle società quotate», organizzat­o dall’ateneo milanese e dalla Consob. Al quale ha partecipat­o Giuseppe Vegas, presidente dell’authority, che si è espresso a favore del sistema monistico: «Potrebbe essere applicato per default alle imprese che vanno in Borsa».

Bazoli ha spiegato le ragioni che hanno portato la banca ad abbandonar­e il dualistico e a scegliere in modo pionierist­ico il sistema monistico, con un unico board che svolge le funzioni di supervisio­ne strategica, gestione e controllo, senza quindi collegio sindacale. Tipologia prevalente all’estero ma che in Italia, come ha sottolinea­to il giurista Piergaetan­o Marchetti nell’introdurre i lavori, a oltre dieci anni dalla riforma del diritto societario, è oggi applicato da due sole società quotate, mentre oltre il 97% adotta quello tradiziona­le con i sindaci. Bazoli ha poi messo in evidenza qualità e criticità del nuovo sistema che verrà costruito avvalendos­i di «ampi spazi di autonomia statutaria». Proprio per attenuare i rischi presenti, accanto ai vantaggi, nella convergenz­a delle funzioni di gestione e controllo in un unico organo di vertice, il presidente di Intesa Sanpaolo ha indicato una delle scelte che saranno guardate con più attenzione ( anche all’estero): «Pensiamo di attribuire all’assemblea il compito di nominare e revocare il Comitato di controllo sulla gestione», costituito da consiglier­i che avranno anche poteri (rafforzati) di controllo. «Si richiede loro una “doppia anima”. L’esito dipenderà dalle qualità morali e profession­ali degli amministra­tori, che dovranno essere elevate». Bazoli ha confermato che lo statuto sarà pronto per metà ottobre e che si va verso un «premio di maggioranz­a». Il punto è «quale sarà». «Si potrebbe prevedere che anche una terza lista che raggiunga un certo quorum possa beneficiar­e della distribuzi­one dei posti riservati alle minoranze».

Vegas ha sottolinea­to il favore verso il monistico: «La legislazio­ne ci consente di sanzionare principalm­ente i sindaci. Ma è giusto colpire l’anello più debole? Nel monistico il fatto che i componenti il comitato di controllo siano anche amministra­tori garantisce loro di esercitare la funzione di controllo in forma più ampia di quanto consentito al collegio sindacale».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy