La Juve si cerca in Europa
Allegri lancia Khedira: cancelliamo Napoli Apprensione e nuovi esami per Lichtsteiner
Troppi infortuni, pochissimi punti in campionato, i successi delle scorse stagioni già dimenticati, le partenze eccellenti ancora non metabolizzate. Il Siviglia 16° nella Liga praticamente è una piccola Juventus e arriva a Torino per capire se la squadra di Allegri è davvero così piccola come sembra. In questo strano girone di ferro fatto di squadre di burro, quello dello Stadium sarebbe prima di tutto uno scontro chiave per portarsi avanti, molto avanti in caso di vittoria, con la qualificazione. Ma con due squadre in queste condizioni diventa anche una serata sul lettino dello psicanalista: l’Europa sarà di nuovo un’oasi dopo le brutture del campionato o il contagio è arrivato fin qui?
Massimiliano Allegri prima della sfida contro la squadra che per due anni ha vinto l’Europa League (la prima qui allo Stadium, la seconda le ha consentito l’accesso diretto alla Champions) ha addosso un’euforia nervosa, quella delle partite che non si possono sbagliare. La situazione è così particolare che il tecnico annuncia la formazione, assieme al debutto abbastanza clamoroso di Khedira. «Non so che autonomia avrà Sami, ma dopo una lunga assenza di solito si fa bene. L’allenatore? Domani (oggi ndr) sono io...” gigioneggia il tecnico livornese, con la sua solita capacità di sdrammatizzare che però a volte sembra stonare nell’ingessato contesto torinese. Il tecnico cita tra le cose da salvare finora «il fatto di non aver sbagliato le tre partite importanti a Shanghai, col City e col Genoa». Ma alla Juve tutte le partite sono uguali e tutte sono da 3 punti. Con «calciatori non abituati a giocare ogni tre giorni per vincere, però devo fare per forza delle rotazioni. E la mia cosiddetta confusione è molto semplice: se non ho un terzino destro devo cambiare modo di giocare...».
Qui i terzini destri che mancano sono improvvisamente due, Caceres per la sua ennesima sbandata notturna e Lichtsteiner, per il quale cresce l’apprensione: lo svizzero è stato fermato dallo staff medico «che ha predisposto ulteriori accertamenti e consulenze specialistiche cardiologiche per approfondire le cause della sintomatologia insorta contro il Frosinone». Tocca quindi a Barzagli, con un piccolo giallo nel modulo, perché la formazione «dettata» da Allegri (con il ballottaggio Hernanes-Lemina) è un 3-5-2. Ma il tecnico, che a questo punto sulla sua confusione forse ci marcia anche un po’, annuncia che sarà un 4-3-3.
Comunque sia ci vuole l’Euro-Juve vista a Manchester per andare in fuga anche dai problemi: il calendario dopo il Siviglia prevede infatti la doppia sfida con il Borussia Monchengladbach. «Questa è una sfida quasi decisiva per l’accesso agli ottavi — sottolinea Allegri — e dobbiamo dare seguito alla vittoria contro il City. Dobbiamo giocare tecnicamente bene dopo la partita di Napoli, disastrosa sotto questo punto di vista. Ma soprattutto con grande determinazione». Al centro dell’attacco c’è Paulo Dybala, chiamato a un esame da non fallire. Proprio nel giorno in cui dall’Argentina rimbalza la notizia che Tevez vuole lasciare il Boca: la sua «scelta di cuore» si è già insabbiata per una questione di soldi.
Allegri La mia cosiddetta confusione è molto semplice: se non ho un terzino destro devo cambiare modo di giocare