La Roma si butta via col Bate Borisov due gol non cancellano il black out
Garcia sbaglia formazione, i giallorossi affondano. Col Leverkusen sarà già decisiva
Una «cosa» impropriamente chiamata Roma, vestita di grigio e nero come l’Alessandria di Gianni Rivera, ma decisamente senza Gianni Rivera, rimedia in Champions un’altra figuraccia. A suo modo prendere tre gol in un tempo dal Bate Borisov equivale a subirne sette da Manchester United o Bayern Monaco. Per in bielorussi è una vittoria storica: non avevano mai fatto tre punti contro un’italiana. Fin qui tre pari e tre sconfitte.
A non rendere la situazione quasi disperata, dopo sole due partite, c’è la vittoria in rimonta del Barcellona, al Camp Nou, contro il Bayer Leverkusen. Fino all’ 80’, con i tedeschi in avanti, la Roma era praticamente fuori. La prossima gara, alla BayArena, sarà già l’ultima spiaggia.
La sconfitta contro il Bate Borisov, clamorosa nei pronostici alla vigilia ma molto lineare per quello che si è visto in campo, è figlia di una presunzione che parte da lontano: quella che ha portato la Roma a Borisov con una lista Uefa di 21 giocatori anziché 22 perché il d.s. Sabatini non è stato in grado di acquistare il minimo indispensabile di giocatori italiani o di formazione calcistica italiana (lo era, ad esempio, Ljajic). La Roma ha finito con in campo Iago Falque bendato al ginocchio (entrato al posto di Vainqueur al 39’ p.t.) e Soleri, cioè un classe 1997 che non è mai stato nemmeno in panchina in una gara di serie A.
Nello specifico la sconfitta nasce da tre fattori: 1) la formazione completamente sbagliata da Garcia nel primo tempo e corretta troppo tardi nella ripresa; 2) l’approccio distratto e un po’ presuntuoso; 3) gli errori individuali che, però, quando vengono ripetuti con costanza diventano un problema strutturale del gruppo e non solo la disattenzione del singolo. Colpita Uno dei due gol segnati da Filip Mladenovic, Daniele De Rossi assiste impotente La Roma è stata colpita (e affondata) tre volte nel primo tempo. Inutile la riscossa nella ripresa (Reuters) pronto) sul secondo gol. Corretta la squadra con Torosidis terzino e Florenzi “alto”, la Roma ha segnato due gol nella ripresa e sfiorato il terzo (traversa di Florenzi). Poteva pareggiare, na non lo avrebbe meritato. Adesso dovrà guadagnarsi la qualificazione in una specie di andata/ritorno con il Bayer Leverkusen, partendo però con due punti in meno in classifica.
Rudi Garcia aveva già perso malamente contro il Bate Borisov, quando era sulla panchina del Lilla. Era il 19 settembre 2012 e i francesi inauguravano lo stadio nuovo. Perdere due volte in Champions League contro i bielorussi è sicuramente un record. Purtroppo per la Roma lo è al contrario. Lo dimostrano i cori di contestazione dei tifosi che avevano fatto tanta strada sicuri di una vittoria. vittoria del Bate Borisov con un’avversaria italiana nelle coppe europee, dopo 4 pari e 4 sconfitte tiri del Bate Borisov nello specchio della porta: è il suo record in una partita di Champions