Corriere della Sera

Canone ridotto e nella bolletta Renzi: «Così pagheranno tutti»

Dal 2016. Verdini in tv: voterò la riforma della giustizia

- Di Caro Di Frischia, Galluzzo

Canone tv ridotto dal 2016, ma si verserà nella bolletta. « Così pagheranno tutti » . Il premier Renzi annuncia la manovra: «Mille poltrone tagliate ma niente scure sulla Sanità». Poi: «La revisione della spesa significa tagliare le poltrone dei politici romani, dei revisori e degli enti inutili». Verdini: voto la riforma della giustizia.

Sui risparmi di spesa, i tagli al bilancio dello Stato, in vista delle legge di Stabilità, si fa sfuggire poche cose ma significat­ive: «Ci saranno mille poltrone tagliate ma non ci saranno tagli alla sanità. La revisione della spesa funziona, sta andando bene, ma non butto via il bambino con l’acqua sporca: noi non tagliamo la sanità. La revisione della spesa significa tagliare le poltrone dei politici romani, dei revisori e degli enti inutili».

La possibile sorpresa invece sarà l’abbattimen­to dell’Ires (oggi al 31,4 per cento) a livelli inferiori alla Spagna (al 25 per cento), «nel 2017 sicurament­e, ma vediamo, forse anche subito, ci stiamo ancora lavorando». Le novità si finanziera­nno anche con il recupero dell’evasione: «Con le nuove misure del governo il gettito dell’Iva è aumentato del 4,6 per cento, qualche governo prendeva i finanzieri e li metteva di fronte ai negozi di lusso, sbagliato perché fa pensare ad uno Stato di polizia».

Matteo Renzi è ospite a In ½ h, la trasmissio­ne di Lucia Annunziata, su Rai3, parla di economia, della prossima manovra, delle riforme in votazione al Senato, come quella sulla Rai. Proprio sulla Rai annuncia una novità sul canone, in via di definizion­e: «Dal prossimo anno ci sarà una riduzione del canone e diciamo che lo devono pagare tutti, credo che lo strumento che verrà scelto sarà la bolletta. Chi è onesto paga meno. Sarà ridotto, oggi è 113 euro, sarà 100».

L’idea era già circolata in ambienti governativ­i l’anno scorso, insieme all’ipotesi di legare il canone al reddito, abolendolo per alcune fasce di utenti, poi non se ne fece nulla. Invece c’è da smentire che il governo italiano si muoverà da solo sulla digital tax: «Dobbiamo trovare un modo per far pamette gare le grandi multinazio­nali ma a livello europeo. O l’Europa lo fa nel 2016 o lo facciamo noi nel 2017, lo abbiamo detto. Ma dobbiamo evitare di farla percepire come una tassa sull’innovazion­e». Secondo la Cgia di Mestre ogni punto di Ires in meno vale per gli imprendito­ri 1,2 miliardi di euro di risparmi fiscali. Per finanziarl­i il premier scom- anche sulla revisione al rialzo del Pil, «abbiamo fatto una previsione di 0,7 per cento, sarà 0,9, ma secondo me arriviamo all’1 per cento del Pil. Io voglio l’economia più forte d’Europa e sono convinto che in dieci anni ci arriviamo».

Sulle riforme arriva invece il giudizio sul gruppo di senatori che fa riferiment­o a Verdini: «Fanno una scelta utile per l’Italia, le riforme le avevano già votate, l’incoerenza è di chi ha cambiato idea, non loro». Il senatore della minoranza pd, Miguel Gotor, però lo smentisce: «Dei 9 di Verdini in 7 non votarono la prima lettura». Ma Renzi comunque non ama l’argomento: «Io spero che nel 2018, grazie anche alla nuova legge elettorale, il Pd prenda voti sufficient­i per governare da solo. Nel frattempo, anziché parlare di congiure di palazzo, parlo di tasse e di riforme».

Dall’anno prossimo ridurremo l’imposta sulla television­e di 13 euro e diciamo che la devono pagare tutti

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy