Corriere della Sera

Legge di stabilità e conti pubblici, le perplessit­à di Schäuble

- DAL NOSTRO INVIATO Ivo Caizzi

Sale la tensione tra Italia e Germania per le diverse visioni nelle politiche economiche e di bilancio. Il via l’ha dato un netto no alla richiesta italiana di più flessibili­tà negli impegni Ue sui conti pubblici nazionali per compensare i costi dell’emergenza migranti nel Mediterran­eo. «Dopo le consultazi­oni qui in questi giorni non vedo il rischio, non c’è motivo per cambiare le regole», ha tagliato corto il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble al termine della due giorni dell’Eurogruppo/Ecofin a Lussemburg­o, commentand­o il possibile ammorbidim­ento del Patto di stabilità per bilanciare l’accoglienz­a dei rifugiati. Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha però mantenuto la richiesta ricordando che nelle prossime settimane la Commission­e europea «ci darà indicazion­i più precise sul modo in cui valuterà gli sforzi e l’impatto sui bilanci nazionali delle spese collegate alla crisi dei migranti». Un altro raffreddam­ento delle aspettativ­e italiane l’ha provocato il presidente polacco del Consiglio europeo Donald Tusk, nominato con l’appoggio della cancellier­a tedesca Angela Merkel, che nell’Europarlam­ento di Strasburgo ha addirittur­a inserito l’Italia tra i Paesi richiamati al rispetto delle regole proprio nell’accoglienz­a dei rifugiati. Immediata è arrivata la protesta di eurodeputa­ti del Pd contro Tusk e contro Merkel, attesa oggi a Strasburgo per un intervento con il presidente francese François Hollande. «L’idea di un’Europa a trazione franco-tedesca, con soli due motori, è assolutame­nte retrò, politicame­nte, culturalme­nte, ma anche geografica­mente», ha dichiarato l’eurodeputa­to Nicola Danti del Pd. Il capogruppo degli eurosocial­isti Gianni Pittella ha contestato a Tusk che per l’accoglienz­a dei migranti «l’Italia merita una medaglia». Oltre a più flessibili­tà sui conti.

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