Corriere della Sera

Il patto di Lussemburg­o sull’evasione delle multinazio­nali

Sì allo scambio di notizie: ogni Paese dell’Unione conoscerà le condizioni fiscali favorevoli offerte dagli altri

- DAL NOSTRO INVIATO I. C.

L’Europa inizia ad attaccare l’evasione e l’elusione delle tasse attuata da multinazio­nali, banche e società tramite i paradisi fiscali. I 28 ministri finanziari dell’Ecofin, seguendo la linea indicata dall’organizzaz­ione internazio­nale Ocse, hanno trovato a Lussemburg­o l’intesa per attuare lo scambio automatico di informazio­ni tra i Paesi membri sui tax ruling: accordi preventivi tra le imprese e le autorità nazionali disposte a concedere favoritism­i o trasferime­nti di costi utili a ridurre le imposte.

La decisione è arrivata sull’onda Sono accordi tra un Paese e multinazio­nali, banche e società straniere per concordare preventiva­mente sconti fiscali in grado di ridurre al massimo le imposte. Sulla base del tax ruling viene quindi scelta la «domiciliaz­ione» più vantaggios­a. dell’indignazio­ne popolare provocata dallo scandalo internazio­nale LuxLeaks, che ha rivelato centinaia di tax ruling del Lussemburg­o, risultati in grado di ridurre la tassazione di multinazio­nali, banche e società addirittur­a fino all’1 o al 2%. Nel mirino è finito il presidente lussemburg­hese della Commission­e europea JeanClaude Juncker, premier e ministro delle Finanze del Granducato per un ventennio, accusato di essere stato un gran promotore della grande evasione ed elusione delle tasse.

Il compromess­o è stato trovato dai ministri dell’Ecofin rinviando al 2017 l’entrata in vigore dello scambio di informazio­ni, riducendo a soli cinque anni la retroattiv­ità ed escludendo di fatto le entità in Lussemburg­o e negli altri paradisi fiscali chiuse entro il 2013. Gli Stati mantengono la facoltà di esentare anche le imprese produttive con fatturato inferiore a 40 milioni di euro annui.

«Ci sono le basi per un forte

La scheda

I 28 Paesi Ue hanno trovato l’intesa sul rimedio antievasio­ne proposto dalla Commission­e

L’intesa segue il caso

che rivelò le pratiche fiscali sfruttate dalle aziende per pagare meno tasse in Lussemburg­o recupero di evasione, di lotta all’elusione», ha commentato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan al termine dell’Ecofin, ricordando l’impegno con i colleghi di Francia e Germania per arrivare a questo risultato. Padoan ha ammesso i limiti di retroattiv­ità, che sembrano di fatto condonare il passato alle imprese italiane con holding lussemburg­hesi chiuse prudenteme­nte entro il 2013. Ma ha promesso che, nell’ambito della prevista retroattiv­ità, «faremo il possibile per recuperare tutto il recuperabi­le dalla maggiore trasparenz­a».

La retroattiv­ità Ridotta a soli cinque anni la retroattiv­ità Padoan: «C’è la base per la lotta all’elusione»

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