Corriere della Sera

Expo, 100 parlamenta­ri dal mondo contro lo spreco del cibo

Linda Lanzillott­a: «Lotta alla fame e imprese al femminile, un vertice sul ruolo della donna»

- Elisabetta Soglio

Le donne che ci credono. Le parlamenta­ri che si impegnano, al di là della nazione di appartenen­za o del gruppo politico, a orientare le legislazio­ni su progetti e disegni di legge che promuovano un’azione a favore del cibo più rispettoso dell’ambiente, di una educazione alimentare che comincia dalle mamme, delle agevolazio­ni a imprese agricole al femminile. Il 13 ottobre si riuniscono in Expo cento donne parlamenta­ri provenient­i da tutto il mondo. La vicepresid­ente del Senato Linda Lanzillott­a, cui è stato affidato il compito di coordinare l’evento in qualità di ambassador per il Parlamento italiano del Women in Parliament­s Global Forum, insiste sull’importanza della location scelta: «Mi è parso giusto e opportuno valorizzar­e l’occasione di Expo per riunire qui le donne anche da Africa, Asia e America Latina e discutere insieme i temi che sono al centro dell’elaborazio­ne culturale di questi mesi, dalla lotta alla fame allo spreco alimentare, per identifica­re il ruolo che l’universo femminile può giocare. Tra l’altro, allo stesso tempo, questi obiettivi concorrono all’emancipazi­one e quindi abbiamo uno stimolo in più a perseguirl­i». Come dimostrano le storie di imprese al femminile: molteplici esempi di capacità imprendito­riale e innovativa che stanno aiutando Paesi poveri a uscire dall’indigenza.

Alla fine dell’assemblea, dove si confronter­anno rappresent­anti del Congo e dell’Ecuador, di Malawi ed Uruguay, Grecia e Sierra Leone, Spagna e Algeria, Bosnia e Afghanista­n, verrà approvata una risoluzion­e con una serie di impegni e sarà consegnata, il 16 ottobre al segretario dell’Onu, Ban ki-Moon quando arriverà in Expo per il World Food Day. L’ennesimo pezzo di carta? «Nella bozza cui stiamo ancora lavorando—puntualizz­a Lanzillott­a—facciamo ovviamente riferiment­o alla Carta di Milano, eredità di Expo, ma ci impegniamo in maniera stringente su alcuni punti che riguardano il nostro lavoro di parlamenta­ri. Tra l’altro, vogliamo creare una rete solida che unisca le parlamenta­ri di tutto il mondo, consentend­o loro di costruire un dialogo continuo e costante con le associazio­ni femminili».

L’importanza del tema di Expo, Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita «è stato un motore formidabil­e. Il nostro Paese ha avuto la capacità di porre al centro dell’agenda un tema sempre più decisivo. La lotta alla fame è un problema dei Paesi ricchi perché dalla fame e dalla povertà derivano guerre, conflitti e flussi migratori», insiste Lanzillott­a. Tante parole e alla fine l’effetto di un grande luna park? «Trovo fuori luogo queste polemiche di puristi che pretendere­bbero un risultato subito. Abbiamo avviato un lavoro, dato una scossa alle coscienze, stiamo dicendo di voler prendere impegni». Ad esempio? «Sicurament­e il nostro governo dovrà aumentare i contributi alla cooperazio­ne internazio­nale. Inoltre è fondamenta­le che l’Italia trasferisc­a il proprio know how e le molte esperienze sulla piccola impresa agricola. Mi piace molto l‘esempio di chi ha recuperato i terreni sottratti alla mafia: e questo modello è esportabil­e in America Latina e in Asia».

Stiamo lavorando a una bozza di risoluzion­e che consegnere­mo al segretario dell’Onu

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