Conte, l’ultima battaglia contro la A Tre settimane per fare grande l’Italia
Il c.t. lotta già per la data della finale di Coppa: da giocare prima del 15 maggio
Conte ha trovato l’Italia, una squadra che cresce a immagine e somiglianza del proprio allenatore. Grinta, coraggio, spirito di gruppo e uno spiccato senso di appartenenza. Una Nazionale operaia, affamata quanto lo era la prima Juve di Antonio.
Ora l’attenzione è spostata sull’Europeo francese: c’è da definire il ritiro di Montpellier (resiste un’ipotesi Saint Etienne ma è molto lontana), ufficializzare le amichevoli di novembre (il 13 a Kuwait City contro il Belgio primo nel ranking Fifa e il 17 a Bologna con la Romania), soprattutto bisognerà monitorare gli azzurrabili in giro per il mondo. Più partite da vedere e meno visite ai club perché Conte si è accorto che la collaborazione di molti suoi colleghi è più teorica che pratica.
L’apertura di credito della serie A nei confronti della Nazionale è ancora oggi il cruccio più grande dell’allenatore azzurro. Ieri mattina, in una riunione strategica in Federcalcio, il tecnico e Oriali hanno ribadito quella che viene considerata una priorità: chiudere la stagione delle nostre squadre il 15 maggio con l’ultima giornata della serie A. Ovviamente al netto delle finali europee (la Champions League il 28 maggio a Milano, l’Europa League dieci giorni prima a Basilea).
Conte non gufa le italiane L’ex giocatore Nba e star dei reality Lamar Odom, 35 anni, in forza ai Lakers dal 2004 al 2011, è ricoverato in coma al Sunrise Hospital di Las Vegas dopo essere stato ritrovato privo di sensi in un bordello del Nevada. Khloe Kardashian, da cui Odom si è separato nel 2013 dopo 4 anni di matrimonio e la cui storia d’amore con il giocatore è stata raccontata nel reality show «Al passo con i Kardashian» e il suo spinoff «Khloe e Lamar», è giunta al suo capezzale. Secondo il personale del bordello, Odom avrebbe assunto sostanze a base di erbe per migliorare le prestazioni sessuali, ma nessuna sostanza illecita è stata ritrovata nella stanza del giocatore di basket. Festa Antonio Conte festeggia la vittoria contro la Norvegia (Ansa) Parte l’Eurolega di basket con due italiane al via: Bancosardegna Sassari, nel gruppo D con Cska Mosca, Maccabi Tel Aviv, Malaga, Bamberg (allenato da Andrea Trinchieri) e Darussafaka Istanbul, ed EA7 Milano, nel gruppo B con Olympiacos Pireo, Cedevita Zagabria, Limoges, Efes Istanbul e Vitoria Darussafaka. La prima a debuttare è Sassari, che stasera (ore 20, Fox Sports) affronta a Istanbul la formazione emergente del Darussafaka, mentre domani (ore 20.45, Fox Sports) toccherà a Milano, che al Forum ospiterà i baschi del Laboral Kutxa Vitoria guidati dall’ex biancorosso Ioannis Bourousis e con l’altro ex Kristjan Kangur in campo. tra Federcalcio e Lega per anticipare l’inizio e la fine del campionato aveva lasciato in sospeso l’epilogo della coppa domestica, che ancora per molti mesi resterà un’incognita dentro l’affollato calendario del pallone. Conte si aspetta un aiuto dalla serie A, pur capendo la complessità della situazione. Una vicenda intricata che nei prossimi mesi impegnerà Federcalcio e Lega e che potrebbe condizionare persino la decisione dell’allenatore sul suo futuro azzurro.
Ma trovare una data per la famigerata Coppa Italia è un bel rompicapo, considerando che le semifinali di ritorno si giocheranno il 2 marzo e che alla fine dello stesso mese la Nazionale sarà impegnata in due amichevoli di prestigio: il 24 contro la Spagna forse a Napoli, il 29 all’Allianz Arena di Monaco di Baviera con la Germania campione del mondo.
Dalle semifinali di ritorno della coppa alla fine del campionato ci sono 10 settimane e soltanto una è libera da impegni, quella che porta all’ultima giornata della serie A. La vicenda è complessa, forse irrisolvibile. Di sicuro da rinviare a febbraio o marzo quando sapremo chi è andato avanti fuori e dentro i confini. Per adesso Conte deve aspettare. Senza abbassare la guardia.