Corriere della Sera

«I Strip per beneficenz­a

«Calendar Girls» all’italiana con Finocchiar­o e Curino «Sottovalut­ato il pudore, ma il tasso di scandalo è calato»

- Maurizio Porro

A teatro lo spettacolo tratto dal film con Helen Mirren

nutile stare lì col bilancino, diciamo che abbiamo 500 anni in sei e la chiudiamo così». Angela Finocchiar­o guida il college delle signore che si spoglieran­no a vista (dal 22 ottobre a Ferrara, dal 12 novembre Milano e tutta Italia è allertata per due stagioni) in Calendar Girls di Tim Firth che unisce strip, parrocchia e buoni sentimenti dettati dal film del 2003 di Nigel Cole con Helen Mirren. «E tutto s’ispira alla storia vera delle ladies inglesi di provincia dell’associazio­ne “Women’s Institute” che, per beneficien­za, posarono nude per un calendario nel 1999. Noi celebriamo con un cast molto ben miscelato il coraggio di mettersi in gioco che ora riguarda le nostre attrici nella scena clou dove si spogliano protette da qualche effetto scenico — dice la regista Cristina Pezzoli — anche perché non vogliamo che l’attenzione sia tutta rivolta a quella scena come accade in Hair o Full Monty, ma a quel mondo ribelle di casalinghi­tudine».

In quel momento le nostre girl, che per ora si divertono da matte appena si slacciano un bottone, ignorano cosa potrà accadere: si dice che i pompieri dietro le quinte e i tecnici debbano chiudere gli occhi, voltarsi di continuo. «Certo abbiamo sottovalut­ato il pudore» dice la Finocchiar­o. Per lei vale la pena del contrappas­so: dopo due anni in Scena col giovane Stefano Annoni in mutande ora tocca a lei lo strip: «Ci sono sempre luci, sapessi che luci: la cellulite c’è ma non si vede. Certo è un testo che si svolge in un mondo a noi lontano, con associazio­ni logiche inedite, ma dobbiamo accompagna­rci il pubblico lavorando sulle relazioni con bellissimo lavoro di gruppo, scommessa e sfida che vogliamo vincere nel collettivo femminile dove nessuna sta mai zitta. È un gesto che restituisc­e dignità a queste incredibil­i signore che facevano la maglia, i merletti, la marmellata di ribes ma hanno raccolto 2 milioni di sterline per la ricerca sulla leucemia; tuttora una quota di diritti va a loro, chiamate continuame­nte in tournée. Noi godiamo nel ricostruir­e e restituire. È uno spettacolo in bilico su una alchimia di leggerezza ma con un dramma, la morte del marito di una, perché dal dolore fioriscono esperienze inattese: noi come loro tiriamo fuori il carattere».

Ed eccoci, in una classica canonica con finestra gotica sulle colline dello Yorkshire, fra queste donne (alcune poi si sono divise) esperte di punto croce, composta di prugne, tè: «Le italiane si comportere­bbero divien versamente ma il punto di forza è la realtà anche se ora il tasso di scandalo è calato, tanto che l’abbiamo un po’ retrodatat­o: provi a cliccare su Internet calendar girls e guardi cosa fuori oggi. Abbiamo un lavoro assicurato». Un gruppo di scostumate, spiritose, brave attrici (Ariella Reggio, Carlina Torta, Matilde Facheris, Corinna Lo Castro): la più giovane è 40enne, la maggiore vale doppio. Conclude la regista: «E ognuna ha un ruolo: tradiziona­lista, direttrice e il Pierino che si spinge su un territorio minato, ma tutte con un peso specifico per ampliare l’humour british, duro da tradurre. Le girl si spogliano per 11 mesi, da gennaio a novembre, single ma poi insieme per il Dicembre cantando Jingle bells. Ma palline, set, gomitoli, festoni, copriranno ciò che è da coprire».

E poi arrivano i nostri, gli accappatoi, intervallo e secondo tempo. Laura Curino, abituata a fare tutta da sola un apprezzato teatro documento, non vuole fare la figura dell’intellettu­ale: «La mia Annie che rimane vedova e soffre, rimane distaccata, ma comunque la mutandina tocca a tutte, dopo un’ora di spettacolo. Ci spogliamo con sano divertimen­to in onore di quelle audaci signore. Perché ieri come oggi, in scena come nella vita, vale la voglia di condivider­e».

Restituiam­o dignità a quelle signore che raccolsero 2 milioni di sterline per la ricerca sulla leucemia

Una pièce leggera con dramma, la morte del marito di una di loro E dal dolore fioriscono esperienze inattese

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 ??  ?? Sorrisi Sopra, da sinistra, le protagonis­te di «Calendar Girls»: Carlina Torta, Ariella Reggio (79 anni), Angela Finocchiar­o (59), Laura Curino (59), Matilde Facheris (41) e Corinna Lo Castro. Adattament­o teatrale dell’omonimo film con Helen Mirren...
Sorrisi Sopra, da sinistra, le protagonis­te di «Calendar Girls»: Carlina Torta, Ariella Reggio (79 anni), Angela Finocchiar­o (59), Laura Curino (59), Matilde Facheris (41) e Corinna Lo Castro. Adattament­o teatrale dell’omonimo film con Helen Mirren...

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