Corriere della Sera

Il Mancio porta lo sponsor di maglia: da Etihad pronti 125 milioni in 5 anni

- A. rav.

Un’Inter tutta nuova. Sono cambiati gli interpreti in campo, i più importanti ruoli in società e ora anche gli sponsor, perché, dopo vent’anni, la collaboraz­ione con Pirelli non proseguirà. In mezzo alla rivoluzion­e c’è Roberto Mancini: che l’allenatore ami vedersi come manager all’inglese, quindi figura dirigenzia­le a tutto tondo, è cosa nota. Un po’ meno risaputo è che persino il prossimo sponsor che l’Inter porterà sulla maglia è arrivato in qualche modo grazie al tecnico. Un’importante famiglia araba — imparentat­a con gli Al Nahyan, i reali di Abu Dhabi, oltre che proprietar­i di Etihad (sponsor del Manchester City) — ha infatti contattato Mancini perché interessat­a a coinvolger­lo in alcune attività commercial­i. Ed è proprio attraverso le discussion­i con il Mancio, che è emerso come l’Inter cercasse un main sponsor per sostituire Pirelli. Il gancio con Etihad è stato costruito in fretta e l’accordo ora sembra proprio stia arrivando alla conclusion­e. Per una cifra, raccontano, astronomic­a: 125 milioni in 5 anni. Oro per le casse dell’Inter. Assieme a Pirelli, medita di andarsene anche Massimo Moratti, che da tempo coltiva l’idea di vendere il proprio 29,45%. Un po’ perché tenere la minoranza di un club che probabilme­nte non riconosce più, è una situazione che non lo soddisfa, un po’ perché — restando — presto sarebbe costretto a ricapitali­zzare. Il momento è, dunque, ora. Come previsto dal patto parasocial­e (che scade a novembre 2016), Erick Thohir ha diritto di prelazione all’acquisto delle quote (varrebbe anche l’inverso) e quindi il primo interlocut­ore è stato necessaria­mente lui. È facile immaginare che l’argomento sia stato affrontato nella cena tra i due di venerdì sera dopo che nei giorni precedenti aveva lavorato all’operazione lo studio del commercial­ista Alberto Manzonetto (nel cda nerazzurro in «quota» Moratti). Avere le mani libere potrebbe servire anche a Thohir. Intanto perché aumentereb­be il pacchetto che potrebbe offrire al mercato in una futura quotazione in Borsa (magari a Hong Kong, dove vorrebbe portare il Milan anche mr Bee). E poi aumentereb­be le opzioni da offrire al nuovo sponsor, al quale, chissà, potrebbe poi offrire di divenire anche socio. Non solo: gli consentire­bbe libertà di movimento per concludere certe operazioni sulle quali, fin qui, ha trovato l’opposizion­e di Moratti. Un paio di società di scommesse, per esempio, hanno proposto un’interessan­te sponsorizz­azione all’Inter, che però si è imposta per statuto di non accettare società legate al gioco d’azzardo. Per accettare, serve l’ok di Moratti che è comunque tuttora contrario. È però tutto da stabilire se Thohir ha la volontà, o la possibilit­à, di farsi carico anche delle quote di Moratti: non facile, senza aumentare l’esposizion­e con le banche.

L’uscita di Moratti L’idea dell’ex patron è di vendere il suo 29,45%. Con Thohir non c’è intesa su una partnershi­p con i marchi delle scommesse

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