Napoli-Fiorentina, «Clasico» all’italiana in quota scudetto

Napoli-Fiorentina non è solo la sfida tra le squadre più in forma, tra gli allenatori più in voga (Sarri e Sousa) e tra famiglie di imprenditori (De Laurentiis e i Della Valle) che lanciano con orgoglio il made in Italy. Napoli-Fiorentina è una specie di Clasico della serie A perché oggi tra campo e panchina ci saranno 8 spagnoli, ma soprattutto perché ormai è un appuntamento forte e di qualità. La scorsa stagione hanno lottato sino all’ultimo respiro per il quarto posto (andato ai viola) e l’anno prima si sono giocate la finale di Coppa Italia (andata ai partenopei). In estate entrambe hanno cambiato manico e nonostante scossoni e polemiche sono ancora qui, con il loro carico di ambizioni, il Napoli con il secondo miglior attacco del campionato, la Fiorentina con la difesa più solida. Sarri da quando è passato al 4-3-3 non ha più sbagliato un colpo e viene considerato uno dei grandi favoriti per lo scudetto. La Fiorentina, invece, è la vera rivelazione. Paulo Sousa ha avuto un impatto fortissimo con l’ambiente viola e con l’Italia, la sua squadra ha vinto le ultime cinque partite e anche le ultime cinque in campionato. Oggi sia a Napoli sia a Firenze sono convinti di averci guadagnato nel cambio di allenatore, anche se le qualità di Benitez e Montella sono confermate da una lunga serie di risultati. Però non c’è dubbio che Sarri e Sousa siano in grande spolvero: il primo ha mantenuto la forza offensiva, abbinandola a una solidità difensiva che il suo predecessore non è mai riuscito a trovare. Il Napoli è quasi perfetto: Higuain e Insigne, dieci gol in due, sono l’anima di un tridente formidabile completato da Callejon che quando vede viola si scatena. Ma tutto funziona e i tifosi si infiammano: oggi al San Paolo ci saranno 50 mila persone, 10 mila in più che contro la Juventus. Sousa ha regalato concretezza alla Fiorentina e non trema. «Il Napoli è più forte, per competere con loro dovremo superare i nostri limiti». Sarri si nasconde: «Sfida scudetto? Per noi è una bestemmia, casomai possono vincerlo i viola che sono in testa e molte partite le hanno dominate...».