Corriere della Sera

L’effetto dell’alcol è deleterio perché il fegato non è «pronto»

- D. d. D. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Un ruolo sicurament­e parecchio negativo nello sviluppo corretto del sistema nervoso nel corso dell’adolescenz­a lo gioca anche il consumo continuati­vo di alcol.

«Il ministero della Sanità ha stabilito che oltre un’unità alcolica per le donne ( vale a dire poco più di un bicchiere di vino ndr), e due unità alcoliche per l’uomo, l’alcol può causare effetti tossici», spiega la professore­ssa Paola Fadda, del Dipartimen­to di Scienze Biomediche, Sezione di Neuroscien­ze e Farmacolog­ia Clinica, dell’Università di Cagliari.

« In realtà non esistono quantitati­vi minimi al di sotto dei quali gli effetti tossici sono sicurament­e evitati — prosegue la specialist­a —. Infatti, non tutta la popolazion­e ha le stesse risposte all’alcol. Gli adolescent­i sotto i 20 anni sono più a rischio, e le ragazze più dei ragazzi, perché l’enzima alcolquell­o che permette la metabolizz­azione dell’alcol, funziona molto meno rispetto agli adulti, con la possibilit­à, quindi, di danni maggiori soprattutt­o a livello neuronale e del fegato».

I danni dell’alcol sullo sviluppo del cervello adolescent­e sono stati dimostrati anche da una ricerca effettuata con la risonanza magnetica eseguita su un gruppo di ragazzi rispettiva­mente a 18 anni, poi a 19 e infine 21. I risultati delle tre Risonanze successive hanno mostrato un assottigli­amento della corteccia cerebrale tra gli utilizzato­ri di questa sostanza.

«Un dato che potrebbe indicare un pruning non favorevole, e/o un’inibizione della moltiplica­zione cellulare, oppure ancora la morte di cellule cerebrali» sottolinea­no gli autori dello studio, guidati dalla dottoressa Joanna Jacobus dell’University of California di San Diego, che hanno pubblicato la loro sperimenta­zione sulla rivista scientific­a Developmen­tal Cognitive Neuroscien­ce.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy