Nuove gaffe, la rabbia del premier Ma il governo non può intervenire
Il presidente Figc tira dritto: «Registrazioni a mia insaputa, forse manipolate»
Numero uno Carlo Tavecchio, 72 anni, è stato eletto presidente della Federcalcio italiana nell’agosto 2014 al terzo scrutinio: a lui è andato il 63,6% delle preferenze uscita del numero una della Federcalcio, presidente che al passo indietro non ci sta anche se oggi torna nell’occhio del ciclone per nuove gaffe sessiste e, stavolta, pure antisemite.
Ci risiamo, insomma. E più o meno con la stessa procedura chiede e che la Figc non concede, più un altro no a fondi europei in qualità di società di consulenza nella comunicazione) e dopo una querela ancora in piedi per una storia di un contratto non saldato a un collaboratore. Le gaffe restano, tocca capire quale sia il motivo per cui escano solo adesso.
«È un ricatto — dice Tavecchio —, si tratta di una ritorsione di una persona alla quale ho negato dei contributi. Con una registrazione fatta a mia insaputa, non un’intervista, potrebbe essere manipolata». E ancora: «Ascoltando l’audio, le mie parole sono chiare: ho lunghi rapporti di stima personali e professionali con gli ebrei. Anche le accuse di omofobia non mi appartengono».
«Nessun ricatto, Tavecchio mente o ha dimenticato che sono stato io a rinunciare ai finanziamenti che avevo chiesto come fanno tutti, anche le grandi testate — risponde Giacomini, che pubblicò anche la frase sulle «quattro lesbiche» dell’ex presidente della Lega dilettanti Felice Belloli, messa a verbale della Giunta Coni —. La rivelazione La pagina del
di ieri. In un articolo di Federica Seneghini sono state riportate le frasi di una conversazione tra il capo della Figc e il direttore del quotidiano online L’audio si può ascoltare sul sito del Corriere Perché ho tirato fuori solo ora quelle parole? Ho sbagliato; me ne sono accorto in ritardo riascoltando tutte le registrazioni fatte quest’anno. In queste ultime settimane ho ricevuto minacce, ho pubblicato contratti di esclusiva della Federcalcio e volevo capire se potevo dare all’avvocato qualche file per proteggere la mia persona. Da chi sono stato minacciato? Dall’autista di Tavecchio a Milano, ho fatto denuncia. Ho pubblicato il suo contratto di 60mila euro in 2 anni e 2 mesi».
Tavecchio ha già annunciato di volersi ricandidare allo scranno più alto della Figc, le elezioni si terranno alla fine del quadriennio olimpico (gennaio 2017) e il quadro dei suoi grandi elettori si definirà il 22 dicembre, quando la Lega Pro (l’ex serie C) andrà al voto. È quella la discriminante che lancerà o bloccherà la corsa di Tavecchio: sembrano gaffe a orologeria.