«Se vinciamo, faremo un bando tra i professionisti per gli assessori»
«Per fine gennaio o al massimo inizio febbraio, avremo il nostro candidato sindaco». Roberta Lombardi, una delle anime romane del Movimento, prova a sciogliere i dubbi sull’iter dei Cinque Stelle nella corsa al Campidoglio.
«Credo utilizzeremo il metodo del 2013. Allora c’era stato un primo filtro da parte dei municipi, con una scrematura dei candidabili alla lista comunale e i primi cinque erano finiti al secondo turno online — per gli iscritti di Roma e provincia — in lizza come sindaci».
Si parla di una vostra apertura alla società civile…
«La riflessione è semplice: il candidato sarà un iscritto ai Cinque Stelle».
Ci saranno personalità di alto profilo?
«Dovrebbero aver fatto attivismo nei municipi: per quanto comodo in vista delle elezioni, un nome di facciata è contrario al nostro modello».
E apparentamenti con altre liste civiche?
«Macché. Siamo noi, che facciamo candidare i cittadini, l’unica vera lista civica».
Per gli assessori invece sarete aperti al mondo della società civile?
«Sì, in caso di vittoria pubblicheremo un avviso pubblico per cercare le migliori professionalità per Roma».
Intanto è caduto Ignazio Marino. Cosa ne pensa?
«Marino — che considero un pessimo sindaco — ha ricevuto lo stesso trattamento di Enrico Letta. Per cosa è caduto? Non per Mafia capitale, non per gli scontrini, perché sarebbe da psichiatria rispetto alle inchieste sul malaffare che hanno riguardato Roma, e non per la cattiva amministrazione. Perché?».
È arrivato il commissario Tronca. Lo incontrerete? Cosa vi aspettate?
«Sì, lo incontreremo. Gli auguro un buon lavoro e di iniziare un percorso virtuoso all’interno dell’amministrazione comunale che speriamo di poter poi continuare noi».
Tra gli avversari. Alfio Marchini ha fatto capire che si candiderà di nuovo.
«Marchini è un uomo-marketing elettorale. Un bell’uomo ma con zero progetti e zero base elettorale: esattamente il contrario del nostro candidato. In questi anni vanta un record di zero presenze in commissione e su 14 consiglieri eletti con lui nei municipi 13 sono passati con altre liste».