I due Freud e il debutto di Maigret Così gli innovatori cambiano la storia
Il nuovo numero della «Lettura» è uscito ieri e resta in edicola per tutta la settimana Dai pittori del Rinascimento all’Unione europea davanti alla crisi, l’importanza dei momenti di svolta
«La Lettura» è tornata ieri in edicola e vi rimarrà, come ormai di consueto, per tutta la settimana. Ad attraversare questo numero, il #205, tra gli altri, c’è il tema della svolta: cambiamenti, momenti di passaggio, personalità che hanno determinato rivoluzioni epocali.
Nel seguire questo filo rosso si può partire dal padre della psicoanalisi, Sigmund Freud, che a suo tempo mutò la percezione dei rapporti umani e oggi, nonostante le sue teorie siano state di fatto superate, rimane protagonista indiscusso nell’immaginario collettivo. Giancarlo Dimaggio ripercorre i fatti salienti della sua biografia; mentre nella pagina accanto (firmata da Guido Santevecchi) trova spazio la vicenda di un altro Freud, l’artista Lucian, l’ultimo umanista, che del primo fu nipote.
Innovatore, in questo caso della letteratura poliziesca, fu anche il commissario Maigret «messo in orbita» da Georges Simenon per la prima volta in quattro racconti usciti nel 1931. Sei mesi dopo ne seguirono altri quattro (tre di questi raccolti ora in volume da Adelphi): protagonista l’ispettore G.7. Mentre il primo innovava, il secondo, più conservatore, fu abbandonato. «Ma Simenon resta Simenon», sottolinea Roberto Iasoni.
Si procede poi con l’Unione Europea che, attraversando la tempesta della crisi, prova a guardare al futuro, come racconta Maurizio Ferrera introducendo alcuni dei contributi degli intellettuali interpellati nel 2014 da Herman Van Rompuy e raccolti in un volume, After the Storm, edito in Belgio, in cui nessuno degli autori in realtà pensa che la tempesta sia passata. Sfide continue e continui cambiamenti devono essere affrontati. Altra svolta fu quella che a partire dai primi decenni del Quattrocento vide protagonisti «un manipolo di uomini» che, come ricostruisce Carlo Bertelli, sconvolsero tutte le vecchie concezioni; in pochi anni la storia dell’arte cambiò per sempre, con conseguenze che arrivano fino a noi. Fu Rinascimento.
A mutare sempre più è anche il volto della città santa dell’induismo, Varanasi, attraversata da Aldo Cazzullo. Qui si consuma un confronto secolare: lì dove il fiume sacro accoglie i fedeli di Shiva, l’Islam avanza e i muezzin lanciano il loro richiamo da centinaia di minareti. E ancora Claudio Baglioni poeta, Danton riletto a teatro. Senza dimenticare gli abituali appuntamenti con Cartellone, visual data e graphic novel.