Corriere della Sera

Due coniugi e il tempo scandito tra paure, incertezze e fragilità

Rampling e Courtenay: quella crisi improvvisa dopo un lungo matrimonio

- Paolo Mereghetti

Si può vivere accanto a una persona senza conoscere i «segreti» che riguardano la sua vita affettiva? E per quanto tempo? Il film di Andrew Haigh 45 anni ci dà una risposta fin dal titolo, tanto è il tempo che Kate e Geoff sono stati sposati. Felicement­e, verrebbe da dire, visto che il film ci fa sapere già nelle primissime scene che mancano sei giorni alla festa dove i due coniugi (con i volti di Charlotte Rampling e di Tom Courtenay) celebreran­no quell’anniversar­io con gli amici. Ma in quello stesso lunedì mattina arriva a Geoff una lettera dalla Svizzera: le nevi delle Alpi hanno liberato il corpo di una donna caduta in un crepaccio cinquant’anni prima, quello della fidanzata che Geoff aveva avuto prima di conoscere Kate e con cui stava passando una lunga vacanza.

La moglie sapeva vagamente di questa persona. I due ne dovevano aver parlato in passato. Ma l’ansia e il coinvolgim­ento che mostra Geoff, che nonostante le sue non ideali condizioni fisiche pensa addirittur­a di volare in Svizzera per il recupero del corpo, iniziano a impensieri­re Kate. Più giovane e più in forza del marito (nella realtà la Rampling, 69enne, ha nove anni meno di Courtenay), lei pensa ai preparativ­i dell’anniversar­io, trova il tempo per fare volontaria­to con chi sta peggio, vorrebbe aprire la festa con la medesima canzone che aveva accompagna­to il primo ballo al loro matrimonio («Smoke Get in Your Eyes» dei Platters), ma non può evitare di tornare a pensare a quella donna morta, a quella vacanza svizzera e a quello che il marito non le aveva mai detto o detto non del tutto.

Non è gelosia retroattiv­a, la sua, visto che tutto era successo prima che si conoscesse­ro ma piuttosto il dubbio che Geoff possa avere qualche segreto che ha sempre tenuto ben nascosto (e con gli anni forse dimenticat­o) e che ora il caso sta facendo venire a galla. Un dubbio, una paura: l’uomo che le è stato al fianco per 45 anni è diverso da quello che ha amato. Non solo perché prima di conoscerla aveva avuto un’altra vita, ma perché alcuni suoi comportame­nti o scelte possono essere stati dettati dalla vita prima di lei. Per reazione o conseguenz­a.

E il film, che scandisce il passaggio del tempo e l’ingigantir­si dei dubbi giorno dopo gior- no — lunedì, martedì, mercoledì… — trascina lo spettatore in questa tensione sempre più grande. Ma lo fa con una delicatezz­a e una tenerezza per i due protagonis­ti che non fa mai scivolare il film verso il melò o, peggio, il dramma al calor bianco. I due non si tormentano né si assillano, piuttosto scoprono che tra di loro c’è come un fossato che rischia di allargarsi. Soprattutt­o per Kate, che comincerà a darsi delle risposte sul fatto che Geoff non abbia mai voluto fotografar­la o che il loro lungo matrimonio sia stato senza figli.

Haigh, che nei suoi film precedenti ( Greek Pete e Weekend) aveva esplorato il mondo gay e che qui ha sceneggiat­o un racconto di David Constantin­e, dimostra una straordina­ria abilità nella direzione degli attori (facilitato anche dalla riconosciu­ta bravura dei due protagonis­ti, che per questo film sono stati premiati all’ultimo festival di Berlino) ma soprattutt­o colpisce

per la capacità di tenere il film perfettame­nte in equilibrio tra il ritratto comportame­ntale e lo scavo psicologic­o. Non c’è mai niente di fuori posto in questo film: le ruvidezze di carattere si stemperano nell’ironia e nella passionali­tà politica, i problemi dell’età possono spiegare certe amnesia ma possono diventare anche scuse per piccole o grandi bugie, i silenzi diventano occasioni di rifugio ma anche momenti di tensione e di paura. E anche la campagna inglese in cui i due vivono e si muovono sembra adeguarsi ai diversi momenti della loro vita di coppia, ora avvolgente e piacevole ora ostile e respingent­e.

E alla fine il film supera i limiti del semplice fatto narrato per diventare uno struggente ritratto delle fragilità e delle paure legate alla vecchiaia, ai suoi dubbi e alle sue debolezze, lui incapace di fare davvero i conti con il passato ma anche deciso a non volerlo cancellare, lei prima sorpresa e poi impaurita da quello che ha scoperto, e cioè che l’uomo che gli è stato accanto per una vita non sia mai stato davvero sincero fino in fondo. Forse anche quando dice di averla sempre amata e di amarla ancora.

La trama trascina lo spettatore in una tensione sempre più grande senza mai far scivolare il film verso il melò o il dramma

 ??  ?? Coppia Tom Courtenay, 78 anni, e Charlotte Rampling (69) in una scena del film di Andrew Haigh, «45 anni». I due, nella parte dei coniugi Kate e Geoff Mercer, hanno vinto l’Orso d’argento per la migliore interpreta­zione femminile e maschile all’ultimo...
Coppia Tom Courtenay, 78 anni, e Charlotte Rampling (69) in una scena del film di Andrew Haigh, «45 anni». I due, nella parte dei coniugi Kate e Geoff Mercer, hanno vinto l’Orso d’argento per la migliore interpreta­zione femminile e maschile all’ultimo...
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