Corriere della Sera

«Inserite meglio i ragazzi della Nba e l’Italia conquister­à l’Olimpiade»

La rivoluzion­e di Baumann: «Voglio la Premier League del basket»

- Flavio Vanetti

il segretario della Fiba come giudica il risultato dell’Italia?

«Per me ha fatto bene. Sono anni che “cerchiamo” la vostra Nazionale».

Ma c’è chi arriccia il naso: avrebbe potuto fare di più.

«Sulla carta la squadra aveva molta qualità e questo può condiziona­re il giudizio. Ricordo che la sua corsa avrebbe potuto terminare già a Berlino, in un girone infernale. E rammento che anche la Spagna proprio lì ha rischiato di andare a casa: poi ha vinto l’oro, d’accordo, ma prima è stata graziata da un tiro libero fallito dai tedeschi. Da segretario della Fiba e da... tifoso dico però che è un gran risultato, anche se ho fatto l’arbitro e non l’allenatore: due anni fa siete crollati, stavolta avete invece tenuto. È una buona base per un futuro credibile: secondo me manca ancora un po’ di integrazio­ne tra i ragazzi della Nba e il resto della squadra. Ma ricordatev­i da dove siete partiti in questi anni. Siete entrati nel pre-olimpico, non è poco ed è più che giusto».

Non è stato più possibile andare in Ucraina, ma il piano B pensato per l’Eurobasket — coinvolger­e più nazioni nell’organizzaz­ione — è stato un successone: a volte la strada giusta appare per caso.

«L’Europa ha avuto fortuna. E questa formula ci avvicina anche al 2017 e alla nuova programmaz­ione per le nazionali».

Sulla questione riuscirete a non litigare con i club?

«Per principio non litighiamo mai con nessuno. Però le Nazionali non possono giocare a ogni morte di Papa: sono la locomotiva del movimento e i vagoni senza una locomotiva non possono muoversi».

Avete lanciato una nuova coppa che sembra proprio pensata per fare sì che tutto il basket torni sotto il controllo della Fiba.

« Idea sbagliata. Semmai questo è l’inizio di una nuova era: la Fiba è un’anziana signora di 90 anni che ha una visione dinamica del futuro».

La visione contempla «mangiarsi» l’Eurolega.

«Macché, l’Eurolega rimane dov’è. Ha fatto quello che ha fatto, ma adesso serve un passo da gigante in avanti. Va condotta al livello seguente, anche perché sul piano continenta­le c’è stanchezza. Noi non siamo nelle condizioni di gestire un torneo così complesso, però nemmeno vogliamo vivere più le tensioni di questi ultimi 15 anni. Bisogna sedersi a un tavolo, rivedere tutto e avere nuove idee. La chiave è crescere assieme, senza rotture di scatole in casa».

Lavorare di concerto significa anche trovare maggiori risorse.

«A volte ci rimangono solo le briciole del calcio. Dovremo avere l’ambizione di diventare la Premier League del basket e di

L’Eurolega resta dov’è ma adesso bisogna fare un passo da gigante in avanti

«Dovete monetizzar­e il rilancio della Nazionale, la prospettiv­a di Roma 2024, il ritorno di piazze come Torino e sfruttare il volano di Milano. Ma nulla sarà più importante del rilancio dei vivai: è stato perso tanto tempo».

Tornei pre-olimpici: quante speranze ha l’Italia di ospitarne uno?

«Si candida, ma non mi sbilancio: sarà una battaglia e non necessaria­mente avremo tre tornei in continenti diversi. Decisione il 23 novembre»

La pallacanes­tro è uno sport doping free?

«Spero di non svegliarmi una mattina e di leggere una brutta notizia. Abbiamo introdotto il passaporto biologico e useremo test più precisi, ma sono fiducioso: in uno sport di squadra il doping è più difficile».

Volete il preolimpic­o sarà una battaglia e non è detto che siano in 3 continenti

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