Corriere della Sera

Crisi in Medio Oriente? «Homeland» la spiega meglio di un talk show

- Di Aldo Grasso

Guardando la prima puntata della nuova stagione di «Homeland», iniziata su Fox, si ha l’impression­e che non esista al momento un talk show o un approfondi­mento televisivo capace di spiegare la complessa realtà dei conflitti in Medio Oriente così bene come questa serie, ideata da Howard Gordon e Alex Gansa (creatori del telefilm culto «24»).

Come ha scritto sul Foglio Paola Peduzzi, «gli autori di “Homeland”, la serie tv sulla Cia, sono i massimi esperti di politica estera del mondo. In poche battute riescono a spiegare ogni crisi, e lo fanno con una chiarezza tale che non si capisce perché Obama non li abbia ancora sistemati a tempo indetermin­ato

Vincitori e vinti

LE CRONACHE DI NARNIA Georgie Henley Fantasy contro Action di sabato: per Italia 1 1.283.000 spettatori, 5,6% di share

ABSOLUTION Steven Seagal Action contro Fantasy di sabato: per Rete4 834.000 spettatori, 3,7% di share nella situation room».

Nelle prime tre stagioni, la relazione tra Carrie (Claire Danes), geniale agente della Cia affetta da disturbo bipolare, e il marine traditore Brody è stata il vero cuore del racconto. Poi, la serie ha saputo cambiare registro, diventando via via più convincent­e: attraverso un re-boot, un cambio completo dell’ambientazi­one spostata dagli Usa al Pakistan, Carrie ha guadagnato il centro della scena, insieme al suo mentore Saul.

L’attenzione della serie a temi di geopolitic­a si è fatta più forte, in una rincorsa a raccontare fatti ispirati dalla più stretta attualità. All’avvio della quinta stagione, la scena si sposta a Berlino per seguire Carrie, che ha lasciato la Cia per un incarico presso una fondazione privata, alla ricerca di un’esistenza più quieta e «normale». Ma una forza centripeta sembra attirarla costanteme­nte verso il pericolo, portarla senza sosta al centro degli eventi più decisivi.

È così che «Homeland» ci mette coraggiosa­mente a confronto con tematiche cruciali: la legittimit­à della violazione della privacy per proteggere i cittadini dal terrorismo, i pericoli di una guerra che l’Occidente combatte con un nemico pervicace quanto sfuggevole, e infine la fragilità della vecchia Europa sotto attacco per la minaccia dell’Isis.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy