Il prelato a cui piace la carriera (e la vita mondana)
Il monsignore, legato all’Opus Dei, era l’astro nascente delle finanze vaticane
Spagnolo, 54 anni, Opus Dei, già protagonista di iniziative chiacchierate: è l’identikit del monsignore Lucio Angel Vallejo Balda, che è forse il «corvo» della nuova fuga di documenti riservati. Astro in ascesa delle finanze vaticane già nell’ultimo biennio di papa Benedetto, le sue fortune erano cresciute vistosamente con l’avvio della riforma delle finanze deciso da Francesco all’indomani dell’elezione, ma le dubbie iniziative l’avevano presto mandato in panchina. Tuttavia nessuno fino a ieri si aspettava che finisse agli arresti.
Studia nel seminario di Logroño in Spagna, entra in contatto con l’Opus Dei, dottore in teologia a Salamanca, economo della diocesi di Astorga. Da lì il balzo in Vaticano, su segnalazione del cardinale Antonio Maria Rouco Varela: nel settembre del 2011 Benedetto XVI lo nomina segretario nella Prefettura per gli Affari economici della Santa Sede. Con Francesco, il secondo balzo: nel luglio del 2013 viene fatto segretario della Cosea, la Commissione di studio sulle Strutture economiche e amministrative della Santa Sede, tra i membri della quale fa inserire Francesca Chaouqui, l’altra persona arrestata in contemporanea a lui e poi rilasciata avendo subito collaborato alle indagini.
Forse la battuta d’arresto nella carriera dello spregiudicato monsignore fu determinata proprio dal rapporto con la Chaouqui, che subito dopo l’inserimento in quella commissione diede interviste, fece dichiarazioni e diffuse tweet che le inimicarono l’intero mondo vaticano. Fatto sta che all’inizio della primavera scorsa Vallejo Balda perde ogni baldanza non venendo nominato segretario della Segreteria per l’Economia, come aveva dichiarato egli stesso che sarebbe avvenuto. A sorpresa il 3 marzo 2014 Francesco nomina a quell’incarico, come primo collaboratore del cardinale Pell (prefetto della Segreteria per l’Economia) uno dei suoi segretari particolari, il maltese Alfred Xuereb. La mossa fu interpretata come mancata fiducia del Papa in Vallejo Balda.
Un’altra mossa falsa del monsignore opusdeista (la Prelatura dell’Opus ha espresso ieri «sorpresa e dolore» per la notizia dell’arresto) si ritiene l’abbia compiuta nell’aprile 2014, quando fu tra gli organizzatori di un ricevimento costoso e mondano sulla terrazza della Prefettura degli Affari economici della Santa Sede — di cui era segretario — in occasione della canonizzazione di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II. Si dice che Papa Francesco abbia considerato uno scandalo quel ricevimento.