Addio a Fred Thompson, il politico attore di «Law & Order»
Avvocato, senatore, attore, candidato alla Casa Bianca. Fred Thompson — che gli italiani ricordano soprattutto come il procuratore distrettuale Arthur Branch nel serial televisivo «Law & Order», andato in onda dal 1990 al 2010 — è stato tutto questo, ma è stato soprattutto un uomo inquieto: stufo dell’avvocatura, all’inizio degli anni 80 si mise a fare l’attore. Dieci anni dopo, annoiato anche da Hollywood, entrò in politica. Ma si stancò ben presto anche del mestiere di senatore del Tennessee, il suo Stato. Così nel 2007 cercò di tornare alla politica candidandosi addirittura alla Casa Bianca. Si ritirò dopo poche elezioni primarie, dalle quali uscì sconfitto, riconvertendosi in propagandista di John McCain.
Dopo l’elezione di Obama, nel 2008, Fred uscì di scena anche dalla politica, ma la gente, affezionata alla sua immagine imponente e rassicurante, non l’ha dimenticato. Quando ieri mattina i familiari hanno comunicato la notizia della scomparsa (è morto a Nashville, a 73 anni, ucciso da un linfoma), Thompson è stato commemorato da moltissimi personaggi della politica e dello spettacolo e la sua storia è diventata rapidamente la più letta su molti siti.
Attore anche in film celebri come Caccia
Watergate Recitò anche in «Caccia a Ottobre rosso» e in «Die Hard 2» Ebbe un ruolo come consulente nel caso Watergate
a Ottobre rosso, Die Hard 2, Nel centro del mirino e Senza via di scampo, l’ex senatore del Tennessee in realtà dovrebbe passare alla storia per qualcosa che quasi nessuno ricorda: il ruolo da lui svolto, all’inizio della sua carriera forense, nel caso Watergate.
Nel 1973, nominato aiutante di un pubblico ministero federale e già impegnato in politica, il giovane Fred, nel ruolo di consigliere speciale del Senato di Washington, durante un’audizione al Congresso trasmessa in diretta tv, formulò le domande che fecero scoprire l’esistenza di un sistema segreto di registrazione delle conversazioni all’interno dello Studio Ovale della Casa Bianca, voluto da Richard Nixon. Da quel momento le cose si misero sempre peggio per il presidente, ben presto costretto a dimettersi.