Corriere della Sera

Vaticano, le altre carte rubate

Documenti trafugati e non ancora utilizzati. Il Papa: avanti determinat­i

- Di Fiorenza Sarzanini Accattoli, Caccia, Cavalli Piccolillo, Vecchi

Esistono altre carte segrete che possono scuotere il Vaticano: spiegano gli ultimi anni dello Ior, il forziere della Santa Sede. Documenti non ancora utilizzati. Nuovi interrogat­ori alla ricerca delle spie. Il Papa: avanti.

«Ho appena visto il Papa. Sue parole testuali: andiamo avanti con serenità e determinaz­ione». Il messaggio via Twitter dell’arcivescov­o Angelo Becciu arriva in serata, il Sostituto della Segreteria di Stato vaticana conferma: «Il messaggio è mio». Giusto per chiarire la situazione, con buona pace di chi fa filtrare che Francesco sarebbe «amareggiat­o» o addirittur­a «sconfortat­o» per la nuova fuga di documenti riservati.

Certo non è contento. Ma il pontefice, ovvio, sapeva fin dall’inizio dell’indagine, ha dato la sua «approvazio­ne» alle misure della magistratu­ra vaticana ed è ben deciso ad andare avanti. Al mattino, nella messa per i vescovi e cardinali morti durante l’anno, ha citato San Paolo («rivolgere il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra») e parlato del significat­o del servizio, «chi non vive per servire non serve per vivere», commentand­o il racconto biblico dei «serpenti velenosi che nel deserto attaccavan­o il popolo in cammino»: come il serpente di bronzo innalzato da Mosé salvava gli israeliti che erano stati morsi e lo guardavano, ha spiegato, così Gesù si paragona al «serpente innalzato» e la sua Croce vince la morte e «trasforma il male in bene». Domenica aveva parlato di «quelli che vanno in giro a seminare zizzania: credete siano felici? No, non possono».

Dopo gli interrogat­ori iniziati sabato e gli arresti, resta in cella monsignor Lucio Angel Vallejo Balda mentre Francesca Immacolata Chaouqui — rimessa in libertà per il venir meno delle «esigenze cautelari» e la sua «collaboraz­ione» — è stata di nuovo interrogat­a ieri pomeriggio. Lei si difende: «Non sono un corvo, non ho tradito il Papa, non ho mai dato un foglio a nessuno».

Nuove «persone informate dei fatti» vengono sentite, presto le indagini coinvolger­anno altri. Ma intanto ciò che dà fastidio al Papa e ai suoi collaborat­ori è l’effetto dei «corvi»: il voler far passare l’idea che nulla sia cambiato, rispetto a tre anni fa.

Così il vescovo Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, parlando a Tv2000 ha scandito: «È un attacco alla Chiesa, a qualcuno fa paura il processo di rinnovamen­to che Francesco sta portando avanti: una Chiesa che comincia a essere inattaccab­ile su alcuni punti e credibile agli occhi anche dei non credenti. Tutto questo sta facendo perdere la ragione ad alcuni».

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(Afp Photo) In Vaticano Fedeli e turisti ieri sera in piazza San Pietro, in Vaticano. Papa Francesco ha celebrato una messa in suffragio dei prelati che sono deceduti durante l’anno davanti a cardinali, vescovi e tanti esponenti della Curia

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