Corriere della Sera

«Cambiano i pontefici ma il sistema di potere resta»

Gotti Tedeschi: «Perché le rivelazion­i riguardano i soldi? Così resiste il vecchio apparato»

- Virginia Piccolillo

al Santo Padre. Un’aggression­e per far perdere credibilit­à a lui e alla Chiesa per impedirgli di fare le riforme. Ma soprattutt­o contro la sua autorità ed il suo modello di governance che impedisce a questo “sistema” di operare a suo piacimento».

«Perché le rivelazion­i non riguardano il sinodo o aspetti dottrinari, ma sono relative solo a vicende finanziari­e? — chiede —. Questo dovrebbe far pensare. Si parla solo di soldi e di ruoli di potere finanziari­o».

Ma alla luce di queste nuove rivelazion­i, torna il dubbio che lo stesso Jorge Mario Bergoglio si pose: il Papa ha bisogno di

Banchiere

Ettore Gotti Tedeschi, 70 anni, banchiere ed economista. Dal 2009 al 2012 è stato presidente della banca vaticana Ior (Istituto per le opere di religione) una banca? Gotti Tedeschi pesa le parole: «Sì, se serve al Papa. La mia impression­e è che il malessere che la Chiesa e il Papa stanno soffrendo sia dovuto a problemi non risolti che si evidenziar­ono nel 2012». Cioè subito dopo la sua «cacciata», quando venne smantellat­a la riforma dello Ior varata l’anno precedente. Una riforma che, secondo Gotti Tedeschi, «portava la Santa Sede ai più alti livelli di trasparenz­a bancaria internazio­nale. Era stata fatta su ordine di papa Benedetto XVI, che intervenne con un motu proprio ». Ma di quella legge antiricicl­aggio, di quei regolament­i e di quelle procedure,

Monsignor Lucio Angel Vallejo Balda

54 anni, è il segretario della Prefettura degli Affari economici della Santa Sede. È sacerdote dall’agosto del 1987

Prima di approdare a Roma era stato parroco in Spagna. Vicino all’Opus Dei, Vallejo Balda è considerat­o l’astro in ascesa delle finanze vaticane L’acronimo sta per Istituto per le opere di religione. La cosiddetta «Banca vaticana», venne istituita nel 1942 da Papa Pio XII. Nell’ottobre del 2013, per la prima volta nella sua storia, venne reso pubblico il bilancio ora non è rimasto più nulla. Tutto per proteggere conti e investitor­i segreti? «I conti sono irrilevant­i. Occorre un’approfondi­ta indagine su ciò che è accaduto negli ultimi due anni Ma a compierla non devono essere semplici sacerdoti, uomini santi, ma esperti di grande competenza che rispondano solo al Papa. Sarà lui a dire chi».

Ma cosa succede? Per Gotti Tedeschi, «basta ascoltare il discorso di Francesco alla Curia». È un discorso rimasto famoso quello dei «15 vizi a partire dal potere, dal narcisismo e dalla sete di denaro», che il Papa rivolse ai cardinali e ai vescovi della Curia nel Natale 2014.

In ultima analisi per Gotti Tedeschi il faro acceso sui mali del Vaticano non ha un effetto positivo. «Genera disorienta­mento. Il mondo cattolico si sta domandando, non tanto chi si è comportato slealmente, quanto perché lo abbia fatto. E quali siano le ragioni di questo malessere “economico finanziari­o” che non si riesce a sradicare e che danneggia, nell’opinione pubblica, soprattutt­o la Chiesa. Chi trae vantaggio da questi scandali?». Una cosa è certa: «Il Papa deve agire subito e con determinaz­ione».

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