Corriere della Sera

Londra, Berlino e il sì a un’Europa «più lenta»

- di Danilo Taino @danilotain­o © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

L’Europa a due velocità riconosciu­ta nei Trattati. E l’eliminazio­ne della dizione «porre le fondamenta di un’Unione sempre più stretta» — che è il primo paragrafo del Trattato di Roma del 1957 — per i Paesi che stanno nella corsia lenta, che cioè non hanno adottato l’euro. Su queste linee si muoverà la Gran Bretagna nei prossimi mesi per ottenere i cambiament­i della Ue che il governo di Londra vuole raggiunger­e prima di indire il referendum sul rimanere o meno nell’Unione Europea. Lo ha chiarito ieri a Berlino il cancellier­e dello Scacchiere del Regno George Osborne ( foto sotto). Parlava a un convegno degli industrial­i tedeschi. Ha scelto una platea in Germania per esplicitar­e alcuni concetti sui quali si muoverà il governo Cameron in quanto è a Berlino che Londra cerca l’appoggio fondamenta­le. E un’apertura di credito l’ha ottenuta da Angela Merkel, che ha parlato allo stesso convegno. La cancellier­a tedesca ha detto di non essere «d’accordo su qualsiasi cosa» ma ha assicurato che la Germania sosterrà alcune delle domande di riforma britannich­e: «Competitiv­ità e migliore funzioname­nto della Ue: le preoccupaz­ioni britannich­e sono le nostre preoccupaz­ioni». Si vedrà nel concreto come questo aiuto potrà esplicitar­si, in un momento difficile per la Ue. Il primo ministro David Cameron porrà altre richieste, ad esempio su welfare state e immigrati, nei prossimi giorni. Il dato di fatto è che Frau Merkel vuole che la Gran Bretagna resti nella Ue e quindi è pronta a sostenere Cameron nella ricerca delle argomentaz­ioni utili a fare una campagna referendar­ia per tenere Londra nell’Unione. Osborne ha detto che l’obiettivo del suo governo è avere scritto nei Trattati — da cambiare non necessaria­mente subito ma con emendament­o postdatato — che l’Europa è a due velocità, in modo che chi non è nel cerchio dell’euro non sia discrimina­to. E che l’obbligo — anche legale — di «Unione sempre più stretta» sia abrogato per il Regno Unito e per chi non lo vuole. Gran discussion­e europea in arrivo.

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