Corriere della Sera

Riciclaggi­o, il patron della tv italo albanese fermato a Londra

Becchetti, fondatore di Agon Channel, non può lasciare l’Inghilterr­a in attesa dell’estradizio­ne

- Leonard Berberi

Può decidere di consegnars­i lui stesso in Albania. Oppure aspettare la metà di dicembre quando un giudice, a Londra, deciderà in maniera definitiva sulla sua estradizio­ne in esecuzione del mandato di cattura internazio­nale emesso dalla procura di Tirana l’8 giugno scorso. Estradizio­ne che fonti degli organi di giustizia del «Paese delle aquile» danno per certa.

La sezione albanese dell’Interpol e la Procura generale hanno annunciato ieri sera che Francesco Becchetti, l’imprendito­re italiano proprietar­io di Agon Channel (la prima tv delocalizz­ata nell’altra parte dell’Adriatico), è stato fermato la scorsa settimana dalla polizia britannica nella capitale dove è proprietar­io di una villa. Becchetti è accusato dai pm di Tirana di evasione fiscale, riciclaggi­o di denaro e falso in documentaz­ione.

All’imprendito­re — attivo in Albania nell’ambito non solo dei media, ma anche dei rifiuti e dell’energia — subito dopo il fermo è stata notificata la richiesta della magistratu­ra albanese. L’uomo è stato poi rilasciato ma — spiega Interpol Tirana — è sorvegliat­o per evitare una possibile fuga.

Nell’inchiesta, conclusa alla fine di luglio, la Procura albanese sostiene che Becchetti, la madre (e socia) Liliana Condomitti, il suo collaborat­ore Mauro de Renzis, la collaborat­rice locale Erjona Troplini e la dipendente di una banca di Tirana avrebbero messo in piedi «un gigantesco schema di riciclaggi­o» che gli avrebbe fruttato «alcuni milioni di euro». L’imprendito­re è sospettato di aver evaso il fisco per 770 milioni di lek (5,5 milioni di euro).

Tutti elementi che hanno portato, a giugno, al sequestro del 60% delle azioni di Agonset (la società che gestisce la parte televisiva), di «Energji», «Cable System», «400KV», Fuqi» e al blocco dei conti bancari di tutti gli accusati. Poche settimane fa è arrivato anche lo spegniment­o della parte albanese di Agon Channel. Resta ancora attivo il segnale italiano del- l’emittente (che usa gli stessi studi e le stesse strutture di quella rivolta al pubblico del Paese balcanico) inaugurata in stile hollywoodi­ano poco meno di un anno fa.

Secondo Francesco Becchetti l’inchiesta e il mandato d’arresto delle autorità albanesi sono una ritorsione del governo guidato dal primo ministro socialista Edi Rama. «Non hanno prove, si accaniscon­o perché il mio canale è libero», raccontava a metà giugno dall’Inghilterr­a dove è proprietar­io del Leyton Orient, squadra di calcio che milita nella quarta serie del campionato.

L’imputazion­e La Procura di Tirana accusa il manager di aver evaso il fisco per 5,5 milioni di euro La reazione Per l’imprendito­re «non ci sono prove, è solo una ritorsione del governo locale»

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy