Uccide il leone e si fa la foto Ma questa volta è un italiano
Torino, l’immagine diffusa da un sito di safari. Minacce sul web «Sparare agli animali? Non è incompatibile con la mia professione»
» . Nonostante le sue capacità, però, Ponzetto teme che «tutto questo polverone possa nuocere alla mia professione e per evitarlo sono pronto ad andare in Tribunale».
Quelle foto, tuttavia, che lo ritraggono con il fucile tra le braccia e la belva morta accanto, stridono nell’immaginario collettivo, da tempo incline a schierarsi dalla parte della preda anziché da quella del cacciatore. «Quell’immagine — dice — era stata pubblicata su un sito di un club internazionale di appassionati di safari al quale io sono iscritto. Io non me ne sono mai fatto un vanto. Una foto, tra centinaia di altre, che documenta le attività del club e che è stata presa e fatta circolare solo per danneggiarmi». Lo scatto Il veterinario di Caluso (Torino), Luciano Ponzetto, con il leone appena ucciso in Tanzania durante una vacanza Ponzetto, però, giura che non è vero che sono tutti contro di lui: «Su Internet i commenti sono contrari, ma non le dico il numero di persone che in queste ore mi hanno telefonato per esprimermi solidarietà. Sono persone che preferiscono parlare con me piuttosto che scrivere sul web commenti che possono esporli a critiche feroci e minacce».
Ma come Palmer negli Usa non è stato condannato, così Ponzetto difficilmente subirà censure da parte del suo ordine professionale. «Per forza — conclude Ponzetto — non penserete mica che io sia l’unico veterinario appassionato cacciatore?».