Caffè, tessuti, cultura: tutti i talenti del Piemonte
Il governatore e le imprese alla presentazione dell’inserto del «Corriere» dedicato alla regione
Industria, cultura, servizi all’avanguardia. In Piemonte il talento non è da scoprire, c’è. Anzi, c’è l’imbarazzo della scelta come ha sottolineato Venanzio Postiglione, vicedirettore del Corriere della Sera, presentando ieri a Torino l’inserto «ItaliePiemonte» del quotidiano (in edicola domani, gratis, assieme al giornale) nel corso di una tavola rotonda ospitata dal Teatro Regio su risorse e talenti in regione.
Talenti come quello che ha fatto da base per i risultati ottenuti dalle Fonti di Vinadio, che produce l’Acqua Sant’Anna: «Quando abbiamo iniziato non ci credeva nessuno, solo noi ne eravamo convinti», spiega Alberto Bertone, fondatore dell’azienda, raccontando la sua storia imprenditoriale. Non è che un esempio. La tecnologia avanzata è il segreto che ha svelato, in ambito di attività culturali, Patrizia Asproni, presidente della Fondazione Torino musei. Di ecosostenibilità, invece, ha parlato Andrea Ferrero amministratore delegato dell’industria tessile piemontese Miroglio Textile. Infine, Carolina Vergnano, che siede nel Cda dell’azienda di famiglia del caffè, ha sottolineato come il successo derivi quasi esclusivamente dall’eccellenza del prodotto.
«Per crescere ancora — ha detto il presidente della Regione Sergio Chiamparino — dobbiamo puntare allo svecchiamento e proporre una formazione professionale al passo con i tempi». Proprio sul tema dello svecchiamento, Chiamparino ha ipotizzato che «si deve guardare all’immigrazione e considerarla come una risorsa. D’altra parte Torino è stata una grande città dell’industria, proprio grazie all’immigrazione dal sud Italia».
I talenti ci sono, ma per farli emergere è necessario, secondo l’opinione unanime dei partecipanti alla tavola rotonda, superare difficoltà che rallentano il lavoro. «Il primo ostacolo è la burocrazia, ma è un problema nazionale, poi l’accesso al credito delle imprese, anche se in Piemonte le banche cooperative hanno svolto un’importante funzione storica. Infine, la capacità delle imprese dello stesso settore di fare sistema».
Problematiche, concetti, esperienze e storie di aziende e persone (che spesso coincidono) accennate nel corso della presentazione e sviluppate nello speciale in edicola domani con il Corriere della Sera. «Un prodotto editoriale — ha concluso Postiglione — che è un vero giornale su carta e che si occupa, cosa che i quotidiani fanno di rado, di fatti e vicende positive, espressioni di un’Italia che cresce».