Toti: drammatizzare è servito Così è iniziato un percorso comune
Il governatore: linea condivisa anche alle Amministrative e in Aula
Il dubbio che Forza Italia sia un partito in cui strategie e scelte siano affidate solo al cambiamento di umore del leader non tocca Giovanni Toti, presidente della Liguria, che di Berlusconi è ascoltato consigliere: «È vero che negli ultimi tempi in alcune occasioni non c’è stata linearità d’azione del mio partito, e non ho avuto problemi a dirlo. Ma stavolta no, è diverso. È tutto molto chiaro».
Prima sì, poi no, ora di nuovo sì, Berlusconi andrà a Bologna: cosa è cambiato?
«Sono cambiate le condizioni, in maniera importante. Io sono fra coloro che hanno sempre considerato la partecipazione di Berlusconi alla manifestazione della Lega come un’occasione da cogliere, a patto che ne fossero chiari obiettivi, contenuti, protagonisti, modello di partecipazione. Era necessario “socializzare” un evento che, finora, era solo della Lega». Ed è successo? «È iniziato un percorso, che credo possa rappresentare una tappa fondamentale per il rilancio del centrodestra. Per la prima volta si sono riuniti i capigruppo di Lega, FI e FdI per mettere a punto una linea comune non solo in vista di Bologna, ma delle politiche parlamentari da adottare rispetto alla legge di Stabilità e, prossimamente, della costruzione delle alleanze e la scelta delle candidature per le amministrative. E importante è anche il fatto che i tre governatori di centrodestra (Toti, Maroni e Zaia, ndr) abbiano dato plasticamente l’idea della vicinanza che hanno rispetto alle politiche economiche del governo».
In FI però molti temono che Salvini cannibalizzi Berlusconi.
«Non è così: quasi tutti hanno sostenuto che sarebbe stato un errore accodarsi senza un percorso preventivo, ma oggi le cose sono cambiate. E la “drammatizzazione”, l’incertezza sulla partecipazione di Berlusconi credo siano anche servite ad accelerare questo percorso e a portare il presidente a una decisione che è sia di cuore che di testa».
Resta però che a Bologna voi sarete ospiti...
«Non c’è dubbio, la manifestazione resta della Lega e andremo come invitati. Io avrei preferito che Salvini la lanciasse dopo essersi consultato con noi, ma adesso possiamo imboccare una strada diversa e vogliamo farlo. Sarebbe bene che la prossima manifestazione fosse unitaria, e lavoreremo per questo».
Non è che l’armonia di queste ore finirà con le amministrative? Proprio a Bologna la Lega ha indicato la sua candidata senza consultarvi...
«A Bologna noi abbiamo un candidato che è più competitivo, lo dicono i numeri. Poi siamo pronti, in ogni realtà, anche a sacrifici del nostro partito per raggiungere l’unità, ma la stessa generosità la chiediamo agli alleati. Serve un grande sforzo per trovare volti giovani e nuovi, ma non dobbiamo nemmeno abdicare al civismo, escludendo a priori figure di partito. Sarebbe bene che la società civile partecipasse alla politica non solo candidandosi a un’elezione».
Non c’è dubbio, la manifestazione resta della Lega e noi andremo come invitati Sarebbe bene che il prossimo evento fosse unitario, e lavoreremo per questo