Effetto Penelope La borsa record è sua
L’attrice testimonial per Carpisa e ora anche stilista: «Dentro ci metto di tutto, soprattutto i ciucci dei miei bambini» L’ad Cimmino: «Con lei dodicimila pezzi venduti in sei giorni»
Dodicimila borse vendute in 6 giorni. È l’effetto Penelope (Cruz). Un po’ come l’effetto Kate (Middleton), che quando indossa un vestito produce un record di acquisti. È bastato vedere l’attrice spagnola nella campagna pubblicitaria di Carpisa per far diventare la borsa un oggetto del desiderio. Ma ora Penelope non è più solo testimonial: per l’azienda di Nola insieme alla sorella Monica, anche lei attrice oltre che ballerina, ha creato una capsule di tracolle e valigie che ha presentato a Milano nella boutique di Corso Vittorio Emanuele.
Arrivata da Madrid con un volo privato, per un giorno si è separata dai figli Leonardo e Luna avuti da Javier Bardem, e che lascia raramente. «Ma in fondo non mi abbandonano mai, le mie borse sono piene di cose loro e soprattutto di “chupetes”, ciucci», dice in un perfetto italiano, nello showroom del marchio di borse. Indossa un paio di jeans skinny, un cappello modello Borsalino e stivali cuissardes Isabel Marant, difficilissimi da portare, ma non per lei. «L’abbiamo scelta per la sua fama internazionale, ma anche per il modello di donna che rappresenta: è una donna semplice, una mamma incredibile e una perfetta padrona di casa. che agli ospiti serve personalmente il caffè», dice l’amministratore delegato di Carpisa Gianluigi Cimmino, soddisfatto per questo risultato di vendite che definisce «il migliore di sempre».
Per Carpisa Penelope e la sorella hanno disegnato sei linee declinate in diversi colori:postine, shopping, pochette, sacche, oltre a un secchiello e uno zainetto. «Il mio preferito — dice Penelope mentre ne accarezza uno ciliegia, intrecciato —. Quando hai dei bambini devi avere le braccia libere, per prenderli in braccio. Ma trovo molto intelligenti anche le maxiborse, dove puoi infilare dentro di tutto», racconta. L’idea di fondo è quella di pensare alle esigenze di tutti, come è successo per la linea creata per il marchio di lingerie Agent Provocateur, sempre con Monica. «Abbiamo voluto avere tutte le taglie, non solo quelle per magrissime e bellissime».
Anche con Carpisa è successo lo stesso. Non solo modelli daily, ma anche per occasioni speciali: la borsa firmata Penelope che Cimmino spera possa raggiungere nelle vendite quella dei record è una tracolla in pelle martellata. Il costo è di 49 euro, e questo la rende ancora più amata. «Sono molto fortunata a poter lavorare con mia sorella. Abbiamo tre anni di differenza e da piccole giocavamo a creare la nostra linea di moda. Lei ha un talento naturale e gusti simili ai miei: ci piace mixare stili diversi». Penelope stessa usa le cose che disegna. «Questa mattina sono arrivata con il trolley che ora è nei negozi: e mi sono stupita di quante cose ho potuto infilarci! Nelle mie valigie non mancano mai libri “arretrati” o copioni».
Il lavoro, anche con la famiglia, rimane una priorità. «Non ho lasciato Hollywood. Ogni volta che ci sono andata a girare, avevo un biglietto di ritorno con la data precisa. Mi piace lavorare per l’industria del cinema in generale», dice l’attrice, che svela di essere nata attrice. «Il mio stile, anche di abbigliamento, è stato sempre camaleontico: già da piccola, solo vestendomi, recitavo ruoli diversi, un giorno da ballerina, un giorno da brava ragazza. Anche la calligrafia, cambiava di continuo: pensavo che non avere una scrittura riconoscibile fosse un segno di scarsa personalità. Più tardi ho capito che era la voglia di interpretare sempre una parte diversa».